Patrizia Valduga a ‘La Biblioteca incontra’

   
Care lettrici e cari lettori,
il prossimo e penultimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra sarà venerdì 31 maggio, sempre alle 17.30, e vedrà la presenza di Patrizia Valduga.
   
Patrizia Valduga (Castelfranco Veneto, 20 maggio 1953) è una poetessa e traduttrice italiana. Ha esordito nel 1982 con Medicamenta, che ha ricevuto il Premio Viareggio Opera Prima di poesia 1982. Negli anni successivi ha pubblicato numerose altre raccolte. Tra i molti scrittori da lei tradotti vi sono John Donne, Molière, Shakespeare, Mallarmé, Valéry, Ronsard e ultimamente, Carlo Porta.
In prosa, ha pubblicato Italiani, imparate l’italiano!, Edizioni d’If, Poeti innamorati, Interlinea, Breviario proustiano, Einaudi, Per sguardi e per parole, Il Mulino.
Nel 1988 ha fondato la rivista mensile «Poesia» che ha diretto per un anno.
   

Ai presenti, oltre all’album in presentazione, sarà donato anche il libro Per sguardi e per parole, Il Mulino (collana Icone – Pensare per immagini) fino a disponibilità delle copie.

   
   
   

Lorenzo Flabbi a ‘La Biblioteca incontra’

   
Care lettrici e cari lettori,
il prossimo e decimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra – il primo della nuova serie speciale “Scrittori traducono scrittori” – sarà venerdì 24 maggio, sempre alle 17.30, e vedrà la presenza di Lorenzo Flabbi, editore e traduttore italiano delle opere di Annie Ernaux, che ci condurrà alla scoperta della scrittrice premio Nobel per la Letteratura 2022.
Questa iniziativa di approccio all’opera letteraria di Annie Ernaux anticipa, come già annunciato, un prossimo incontro con l’autrice presso la nostra Biblioteca.
   
Lorenzo Flabbi è critico letterario e editore. Ha insegnato letterature comparate nelle università di Paris III e Limoges dedicandosi in particolare agli aspetti teorici della traduzione. Ha tradotto, tra gli altri, Apollinaire, Rushdie, Valéry, Rimbaud, Stendhal e Gracq. Per le sue traduzioni di Annie Ernaux ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti tra cui il Premio Stendhal e il premio «La Lettura – Corriere della Sera» per la miglior traduzione dell’anno 2018.
   

“Tradurre Annie Ernaux mi rende una persona migliore. Ernaux è un’autrice molto esigente con se stessa e con il suo rapporto con la parola e quindi costringe il traduttore a essere altrettanto esigente. Costringe, insomma, a essere linguisticamente ambiziosi. Se poi consideriamo che lingua e pensiero non sono mai distaccati, ne deriva che leggere e tradurre Ernaux aiuta a pensare meglio.
Nonostante la sua parabola letteraria sia piuttosto compatta, ogni singolo libro presenta una specificità linguistica che pone ogni volta delle sfide diverse. Ad esempio Memoria di ragazza, il suo ultimo grande libro, è stato uno dei suoi testi più difficili da tradurre. La lingua è diventata ancora più densa, persino la punteggiatura è semantizzata, portatrice di un senso più profondo rispetto a quello consueto.
Altri due testi sono stati altrettanto sfidanti, benché per motivazioni diverse: Gli anni per l’ampiezza dei riferimenti, e L’evento per l’esattezza della scrittura e la potenza del tema trattato. Insomma, tradurre Annie Ernaux è sempre una sfida.”

   
   
La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube