Marcello Veneziani a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
martedì 18 marzo alle 17.30, per il secondo appuntamento della serie “Intermezzi”, Marcello Veneziani sarà a La Biblioteca incontra per presentare il suo libro Senza eredi. Ritratti di maestri veri, presunti e controversi in un’epoca che li cancella (Marsilio).
 
L’incontro si terrà, come di consueto, presso la nostra sede nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” (viale Trento, 18/E).
 
L’AUTORE
Marcello Veneziani vive tra Roma e Talamone. È autore di vari saggi di storia delle idee, filosofia civile e cultura politica, nonché di testi letterari e teatrali. Per Marsilio ha pubblicato Lettera agli italiani (2015), che ha ispirato un format teatrale portato in tour in tutta Italia, Alla luce del mito (2017), Imperdonabili (2017, edizione tascabile Ue 2021), Nostalgia degli dei (2019), Dispera bene. Manuale di consolazione e resistenza al declino (2020), La Cappa e Scontenti (2022) e il romanzo La leggenda di Fiore (2021).
 

IL LIBRO

Marcello Veneziani, Senza eredi. Ritratti di maestri veri, presunti e controversi in un’epoca che li cancella, Marsilio
 
La nostra è la prima epoca senza eredi. Non riconosciamo eredità ricevute e non lasceremo eredità da trasmettere. Nessuno continuerà l’opera, nessuno salverà quel che poteva e doveva essere salvato. Non lasceremo tracce. Il tempo non è galantuomo ma smemorato: non renderà giustizia. Viviamo tra contemporanei senza antenati né posteri, uniti solo dal vago domicilio nella stessa epoca; non consorti, al più coinquilini occasionali.
È l’epilogo coerente di una società senza padri divenuta società senza figli. E ciò vale a partire dagli autori e dalle loro opere. Per reagire a questa amnesia, cancellazione ed emorragia, e salvare il salvabile, Marcello Veneziani ha composto una raccolta di settanta miniature di saggi, succinte biografie, profili non convenzionali, in vari casi scovenienti.
Da Pascal a Vico, da Leopardi a Manzoni, da Baudelaire a Proust e a Kafka, da Vattimo a Ratzinger, fino ai pensatori e agli scrittori più vicini a noi e viventi. Prima di loro, a essere senza eredi sono i classici, i grandi del passato, cancellati o abbandonati, quando non maledetti. Siamo scesi dalle spalle dei giganti. Senza eredi non è possibile nemmeno un pensiero nuovo, rivolto al futuro e all’essenziale, in grado di superare la nostra società dell’oblio che tende a perdere il senso critico, la cultura e l’umanità. La vera sciagura del presente non è l’avanzata dell’Intelligenza Artificiale ma la ritirata dell’Intelligenza Umana. Non resta che ribellarsi a questa china riscoprendo un diverso destino.
 
 

La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube

 

Umberto Ambrosoli a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
il prossimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra sarà venerdì 29 novembre, sempre alle 17.30, e vedrà la presenza di Umberto Ambrosoli – con il suo libro Qualunque cosa succeda (Sironi editore) – in dialogo con Lorenzo Abbate.
 
L’AUTORE
Umberto Ambrosoli, classe 1971, è avvocato penalista a Milano. Da anni è impegnato ad attualizzare la storia del padre Giorgio, partecipando a incontri e iniziative pubbliche in tutt’Italia. Dal 2017 al 2021 ha curato la rubrica Norme & Tech sul Corriere dell’Innovazione (mensile del Corriere della Sera).
Tra i suoi titoli, Liberi e senza paura. Cronaca di una candidatura in Lombardia, con Stefano Rolando (Sironi, 2013), Coraggio (il Mulino, 2015; Premio della Fondazione Vincenzo Padula), Ostinazione Civil e (Guerini e Associati, 2016), Diritto all’oblio, dovere della memoria (Bompiani, 2017).
 
IL LIBRO
Giorgio Ambrosoli fu per cinque anni commissario liquidatore alla banca privata del bancarottiere e mafioso Michele Sindona; venne ucciso a Milano da un killer la notte tra l’11 e il 12 luglio 1979. A trent’anni di distanza il figlio Umberto ne racconta la storia. Sullo sfondo, l’Italia in quel drammatico periodo. Nell’indagare gli snodi di un sistema politico-finanziario corrotto e letale, Ambrosoli agiva in una situazione di isolamento, difficoltà e rischio di cui era ben consapevole. Aveva scritto alla moglie: “Pagherò a caro prezzo l’incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un’occasione unica di fare qualcosa per il paese […] Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo”.
Il racconto illumina il carattere esemplare delle scelte di Giorgio Ambrosoli, la sua coerenza agli ideali di libertà e responsabilità e, insieme, sottolinea il valore positivo di una storia ancora straordinariamente attuale.
Da questo libro la Rai ha tratto il film TV Qualunque cosa succeda.
 
 
La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube