Rancore e Luigi Serafini a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
venerdì 28 febbraio alle 17.30, per la nostra rassegna “La Biblioteca incontra”, saranno con noi Rancore e Luigi Serafini.
La Biblioteca Consorziale di Viterbo è lieta di ospitare un evento straordinario, che unisce due mondi apparentemente lontani, ma accomunati dalla stessa tensione creativa verso l’ignoto e il surreale.
Rancore, uno dei rapper più originali e profondi della scena italiana, e Luigi Serafini, artista e autore del celebre Codex Seraphinianus, saranno a Viterbo per dialogare su “L’arte dell’invisibile: Parole, Codici e Visioni”. Durante l’incontro, i due esploreranno il tema del linguaggio come strumento di decodifica e reinvenzione della realtà, spaziando tra la forza evocativa delle parole e la complessità visiva dei simboli. Un dialogo inedito che farà immergere il pubblico in un viaggio tra musica, arte e linguaggi immaginari.
 
L’evento, realizzato in collaborazione con la Fondazione Carivit, si terrà presso l’Auditorium “Aldo Perugi” – Centro Culturale Valle Faul (Via Faul, 24-26).
 

GLI AUTORI

 
Rapper italiano, fuori dagli schemi e con una lunga gavetta alle spalle, Rancore ha un percorso musicale tracciato da 8 album e numerose collaborazioni. Nel 2019 e nel 2020 partecipa al Festival di Sanremo dove in entrambe le edizioni vince il premio per il “miglior testo”. I fan sono abituati a vederlo con il cappuccio in testa, uno dei tratti distintivi del suo look urbano, in linea con lo stile musicale che propone e con il suo essere cresciuto nelle competizioni di freestyle. L’artista viene definito come il rapper ermetico grazie ai suoi lavori sempre originali, caratterizzati da influenze culturali diverse, da testi forti e ritmi intensi.
 
Luigi Serafini (Roma, 1949) è un artista, architetto, autore e designer, la cui ricerca si è sempre sviluppata al di fuori dei contesti più convenzionali dell’arte.
Il Codex Seraphinianus è la sua più nota opera editoriale, pubblicato nel 1981 da Franco Maria Ricci e, più di recente, da Rizzoli. Ha inoltre pubblicato Storie Naturali e Pulcinellopaedia, quest’ultima ancora in libreria. Le sue opere sono state esposte in molte sedi internazionale, da ultimo al Mart di Rovereto (2024). Una selezione delle sue opere è presente nella permanente del FRACGrand Large di Dunkerque. A Parigi è Satrape Transcendent du Collège de ‘Pataphysique, unico italiano.

 
La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube
 
 

Luigi Serafini a ‘La Biblioteca incontra’

   
Care lettrici e cari lettori,
il prossimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra – il secondo targato “Gli Speciali” – sarà venerdì 17 maggio, sempre alle 17.30, e vedrà la presenza straordinaria di Luigi Serafini, artista e designer di fama mondiale, che ci parlerà delle sue opere e della mostra attualmente in corso al MACRO di Roma.
Vi aspettiamo, sicuri di sorprendervi ancora una volta.
   
L’AUTORE
   
Luigi Serafini (Roma, 1949) è un artista, architetto, autore e designer, la cui ricerca si è sempre sviluppata al di fuori dei contesti più convenzionali dell’arte.
Il Codex Seraphinianus è la sua più nota opera editoriale. Pubblicato nel 1981 da Franco Maria Ricci è ora edito da Rizzoli. Ha inoltre pubblicato Storie naturali e Pulcinellopaedia, quest’ultima ancora in libreria. Negli anni ’80 è stato anche molto attivo nel mondo del Design milanese.
Le sue opere sono state esposte nelle seguenti sedi: Fondazione Mudima-Milano, XIII Quadriennale-Roma, PAC-Milano, Biennale 2011-Venezia, CRAC-Occitanie-Sète e CAC-Ginevra. Una selezione delle sue opere è presente nella permanente del FRACGrand Large di Dunkerque.
Ha pubblicato racconti con Fandango, Bompiani, Marsilio, nonché articoli su numerosi quotidiani italiani e collaborato con programmi Rai. Del suo lavoro hanno scritto tra gli altri Italo Calvino, Giorgio Manganelli, Federico Zeri, Vittorio Sgarbi, Achille Bonito Oliva, Douglas Hofstadter, Umberto Eco e Tim Burton.
Ha collaborato con Federico Fellini alla Voce della Luna, creando la prima locandina del film, dalla quale il regista ha tratto l’idea per la scena in cui la Luna viene appunto catturata nella campagna romagnola. A Parigi è inoltre Satrape Transcendent du Collège de ’Pataphysique, unico italiano.
   
   
La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube