Luigi De Luca a ‘La Bblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
venerdì 25 aprile, alle 17.30, per il nuovo appuntamento della rassegna “La Biblioteca incontra”, sarà con noi il direttore del Museo Castromediano di Lecce Luigi De Luca, in dialogo con Piegiorgio Giacchè.
 
L’incontro si svolgerà, come di consueto, presso la nostra sede nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” (viale Trento, 18/E).
 
L’AUTORE
Luigi De Luca, dopo gli studi in semiologia con Umberto Eco, ha orientato i suoi interessi verso il management culturale. Si è occupato di organizzazione teatrale, di audiovisivi, di politiche giovanili, di integrazione, pace, cooperazione Euro Mediterranea.
Attualmente è coordinatore del sistema dei musei e delle biblioteche della Regione Puglia e direttore del Museo Castromediano di Lecce.
Ha pubblicato vari testi sul ruolo dell’arte e della cultura nella società contemporanea.
 
IL LIBRO
Luigi De Luca, La cultura non basta. Contro l’industria della cultura, per un’arte di comunità, Edizioni dell’Asino
 
La più grande trasformazione sociale che l’umanità ha vissuto è stato il crollo delle comunità locali, determinato dalla rivoluzione industriale e dall’avanzata del capitalismo. Lo stato e il mercato hanno soppiantato i tradizionali legami di solidarietà costitutivi della comunità.
Lo stato attraverso i suoi funzionari e il mercato attraverso la propaganda hanno ridisegnato l’universo dei bisogni e delle aspettative di una umanità privata degli ancestrali punti di riferimento e trasformata in massa amorfa. L’industria culturale fornì ai mercati formidabili strumenti di manipolazione della volontà degli uomini, così come una nuova classe di funzionari, docenti, impiegati, assistenti sociali, tutori dell’ordine costituito accreditavano l’idea che i confini della società, i bisogni degli uomini come i loro sogni coincidesse con i confini dello stato.

 

L’incontro sarà anche trasmesso in diretta sul nostro canale YouTube

 

Gualberto Alvino, conferenza su Antonio Pizzuto

 
Care lettrici e cari lettori,
venerdì 11 aprile, alle 17.30, per il nuovo appuntamento della rassegna “La Biblioteca incontra”, Gualberto Alvino – introdotto da Giuseppe Manfridi – condurrà una conferenza dedicata ad Antonio Pizzuto.
 
L’incontro si svolgerà, come di consueto, presso la nostra sede nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” (viale Trento, 18/E).
 
Filologo e critico letterario, Gualberto Alvino è noto per i suoi studi sulla lingua degli “irregolari” della letteratura italiana, da Antonio Pizzuto a Gesualdo Bufalino, da Vincenzo Consolo a Sandro Sinigaglia, da Stefano D’Arrigo a Nanni Balestrini.
Fra le sue raccolte di saggi ricordiamo Tra linguistica e letteratura (1998), Chi ha paura di Antonio Pizzuto?, introdotto da Walter Pedullà (2000), Maledetta grammatica (Caffèorchidea, 2023) e Scritture verticali. Pizzuto, D’Arrigo, Consolo, Bufalino (Carocci, 2024).
Là comincia il Messico (Polistampa, 2008) è il suo primo romanzo, ma anche un manifesto della sua visione critica.
 
L’AUTORE
Antonio Pizzuto (1893-1976) cresce in una famiglia agiata e di viva cultura umanistica. Dopo essersi laureato in giurisprudenza si arruola nella Polizia di Stato. Nel 1922 consegue una seconda laurea in filosofia, con una tesi sullo scetticismo di Hume. A partire dal 1930 intraprende una carriera amministrativa di successo che lo porterà, in qualità di vicepresidente della Commissione internazionale di polizia criminale, a diversi incarichi in vari paesi europei e negli Stati Uniti.
L’attività di scrittore sarà riservata agli anni della maturità, in particolare a partire dal 1950, anno della pensione e del definitivo trasferimento a Roma.
Pur se partecipe dello sperimentalismo e dell’avanguardia, la sua è una figura di scrittore atipica. Traduttore da lingue antiche e moderne, cultore della musica classica, nei suoi romanzi apporta innovazioni alla struttura linguistico-letteraria riconducibili alla lettura e alla profonda conoscenza di Joyce e Proust.
I suoi scritti, pieni di novità lessicali, si liberano dalle regole temporali, sintattiche e grammaticali tipiche della documentazione storica.
Legato da una profonda amicizia con Gianfranco Contini, è stato da lui considerato uno dei maggiori scrittori italiani del secondo Novecento.
 
 

La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube

 

Speciale Il Signore degli Anelli a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
domenica 6 aprile, alle 17.30, grazie a un’apertura straordinaria “La Biblioteca incontra” ospiterà uno speciale dedicato a John R.R. Tolkien e a Il Signore degli Anelli a cura di Ottavio Fatica, autore della recente nuova traduzione in un unico volume del capolavoro tolkieniano.
 
L’incontro si svolgerà, come di consueto, presso la nostra sede nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” (viale Trento, 18/E).
 
Ottavio Fatica è uno dei più stimati traduttori italiani. Nato a Perugia, vive a Narni. Fra le sue traduzioni, il Moby-Dick di Melville, quasi tutto Kipling, i diari di Byron, i limerick di Lear. Per Einaudi ha pubblicato nella collana Collezione di poesie, Le omissioni (2009) e Vicino alla dimora del serpente (2019).
 
L’AUTORE
John Ronald Reuel Tolkien nacque il 3 gennaio 1892 a Bloemfontein, in Sudafrica, da genitori inglesi. Insegnò Lingua e letteratura anglosassone a Oxford, e poi Lingua e letteratura inglese. Morì a Bournemouth, nello Hampshire, il 2 settembre 1973.
Tra le sue opere, tutte pubblicate da Bompiani, ricordiamo Il Signore degli Anelli, Lo Hobbit e I figli di Húrin. Sempre per Bompiani è in corso di pubblicazione il ciclo di volumi La storia della Terra di Mezzo, curato da Christopher Tolkien.
 

IL LIBRO

John R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Bompiani
 
In un unico volume La compagnia dell’anello, Le due torri, Il ritorno del re.
Il Signore degli Anelli è un romanzo d’eccezione, al di fuori del tempo: chiarissimo ed enigmatico, semplice e sublime. Dona alla felicità del lettore ciò che la narrativa del nostro secolo sembrava incapace di offrire: avventure in luoghi remoti e terribili, episodi d’inesauribile allegria, segreti paurosi che si svelano a poco a poco, draghi crudeli e alberi che camminano, città d’argento e di diamante poco lontane da necropoli tenebrose in cui dimorano esseri che spaventano solo al nominarli, urti giganteschi di eserciti luminosi e oscuri.
E tutto questo in un mondo immaginario ma ricostruito con cura meticolosa, e in effetti assolutamente verosimile, perché dietro i suoi simboli si nasconde una realtà che dura oltre e malgrado la storia: la lotta, senza tregua, fra il bene e il male.
Leggenda e fiaba, tragedia e poema cavalleresco, il romanzo di Tolkien è in realtà un’allegoria della condizione umana che ripropone in chiave moderna i miti antichi.
 
 

La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube

 

Carlo Emilio Gadda a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
venerdì 4 aprile, alle 17.30, per il primo appuntamento della terza parte della rassegna “La Biblioteca incontra”, Giuseppe Manfridi condurrà un incontro della serie “La memoria” dedicato a Carlo Emilio Gadda e al suo romanzo La cognizione del dolore.
 
L’incontro si svolgerà, come di consueto, presso la nostra sede nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” (viale Trento, 18/E).
 
Giuseppe Manfridi è drammaturgo, romanziere e sceneggiatore. Da anni il suo teatro è costantemente rappresentato in Italia e all’estero. Tra gli allestimenti più pregevoli: Giacomo, il prepotente, nel ’98 al Théatre des Champs-Elisées di Parigi, e Zozòs, allestito nel 2000 al Gate Theatre di Londra con la regia di Peter Hall, e ripreso al Barbican nel 2003. Il critico del Sunday Times ha definito la commedia “La piùdivertente che abbia mai visto”. La particella; Giacomo, il prepotente; L’osso d’oca; L’orecchio sono state trasmesse da RAI DUE nella serie Palcoscenico. Tra le sue sceneggiature: Ultrà, film che, per la regia di Ricky Tognazzi, ha vinto l’Orso d’argento al Festival di Berlino nel 1991. Nel 2006 il romanzo Cronache del paesaggio, e, due anni dopo, La cuspide di ghiaccio (entrambi editi da Gremese) sono entrati nella selezione finale del Premio Strega. Nel 2020 il romanzo Anja, la segretaria di Dostoevskij (La Lepre Edizioni) ha vinto il Premio Città di Como. Tutto il suo teatro è in corso di pubblicazione presso La Mongolfiera Editrice.
 
L’AUTORE
Carlo Emilio Gadda (1893-1973) è stato uno dei più importanti scrittori italiani del Novecento, noto per la sua scrittura complessa e sperimentale. Iniziò a scrivere negli anni ’20, pubblicando racconti e saggi, ma raggiunse la notorietà solo nel dopoguerra. Tra le sue opere più celebri Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (1957), un giallo atipico che riflette il caos della realtà attraverso una lingua densa di dialetti e neologismi. Misantropo e profondamente critico nei confronti della società italiana, Gadda visse gli ultimi anni in solitudine, senza mai smettere di analizzare con ironia e amarezza le contraddizioni del mondo moderno.
 

IL LIBRO

Carlo Emilio Gadda, La cognizione del dolore, Adelphi
 
Un romanzo capitale del Novecento italiano ed europeo. «Forse per la prima e ultima volta nella sua vita, Gadda tenta di scendere alle origini del proprio male. Non si perdona nulla. Non si illude, non si compatisce, non ostenta giustificazioni né colpe immaginarie: contempla con una triste rassegnazione lo spettacolo delle proprie collere e la vanità delle cause cui sembra appassionarsi. Non arretra davanti a nessun particolare, per quanto penoso possa sembrargli; e non è vittima del proprio odio verso di sé. Così non sappiamo se ammirare il coraggio con il quale ha condotto sino in fondo l’analisi o soffrire, insieme a lui, per la terribile piaga che nemmeno la felicità della forma può risanare». (Pietro Citati)
 
 

La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube

 

La Biblioteca incontra 2024 / 2025 – Vol. 3

 
Care lettrici e cari lettori,
possiamo finalmente svelare il programma della terza parte della rassegna La Biblioteca incontra 2024/2025 che prenderà il via venerdì 4 aprile, con l’intervento di Giuseppe Manfridi dedicato a Carlo Emilio Gadda e al romanzo La cognizione del dolore, e si concluderà il 20 giugno con il filosofo Sergio Givone che ci presenterà il saggio La ragionevole speranza. Come i filosofi hanno pensato l’aldilà.
La rassegna prevede in totale 18 incontri: 10 nella tradizionale collocazione del venerdì, 7 di martedì e un evento speciale eccezionalmente di domenica.
Troverete tutti i dettagli nel libretto del programma a fondo pagina.
 
Questo il calendario completo:
 
Venerdì, 4 aprile – “La memoria”
Carlo Emilio GaddaLa cognizione del dolore, Adelphi
Incontro a cura di Giuseppe Manfridi
  
Domenica, 6 aprile – “Gli speciali”
John R. R. TolkienIl Signore degli Anelli, Bompiani
Incontro a cura di Ottavio Fatica
 
Venerdì, 11 aprile – “Le conferenze”
Gualberto AlvinoConferenza su Antonio Pizzuto
Modera l’incontro Giuseppe Manfridi
 
Venerdì, 25 aprile
Luigi De LucaLa cultura non basta, Edizioni dell’Asino
Incontro a cura di Piergiorgio Giacchè
 
Domenica, 4 maggio – “Le conferenze”
Giulio MairaIl valore del cervello e della condizione umana nell’era digitale
Modera l’incontro Paolo Pelliccia
 
Martedì, 6 maggio – “Intermezzi”
Fabrizio CosciaSuicidi imperfetti, Editoriale Scientifica
Modera l’incontro Filippo La Porta
 
Venerdì, 9 maggio
Mario CucinellaCittà foresta umana. L’empatia ci aiuta a progettare, Einaudi
Incontro a cura di Serena Uccello
 
Martedì, 13 maggio – “Intermezzi”
Giorgio MontefoschiUn’indicibile tenerezza, La nave di Teseo
Modera l’incontro Carlo Serafini
 
Venerdì, 16 maggio – “La memoria”
Giancarlo Scarchilli, Vittorio racconta Gassman. Una vita da mattatore
Modera l’incontro Giuseppe Manfridi
 
Venerdì, 23 maggio
Alessandro ZaccuriPreghiera e letteratura, San Paolo
Modera l’incontro Paolo Pelliccia
 
Martedì, 27 maggio – “Intermezzi”
Giuseppe ManfridiLe favolette di Wittgenstein, Edizioni Efesto
Marcantonio Lucidi, Baudelaire e i fiori del male
 
Venerdì, 30 maggio
Antonio MondaIncontri ravvicinati, La nave di Teseo
Modera l’incontro Paolo Pelliccia
 
Martedì, 3 giugno – “Intermezzi”
Lucetta ScaraffiaDio non è così. Otto mistiche laiche del Novecento, Bompiani
Modera l’incontro Giulia Marchetti
 
Venerdì, 6 giugno – “La memoria”
Gianfranco AngelucciMastroianni e Fellini
Jean Gili, Mastroianni, Edizioni Sabinae
 
Martedì, 10 giugno – “Intermezzi”
Luigi SerafiniIl sogno di Luigi Serafini, Silvana Editoriale
Modera l’incontro Filippo Golia
 
Venerdì, 13 giugno
Frédéric PajakNietzsche al piano, L’Orma editore
Geoffroy de Lagasnerie, 3. Un’ispirazione al fuori, L’Orma editore
Incontro a cura di Marco Federici Solari e Lorenzo Flabbi
 
Martedì, 17 giugno – “Intermezzi”
Lorenzo Calogero, Poesie scelte 1932-1960, Lyriks
Incontro a cura di Nino Cannatà in dialogo con Giulio Ferroni
 
Venerdì, 20 giugno
Sergio GivoneLa ragionevole speranza. Come i filosofi hanno pensato l’aldilà, Solferino
Modera l’incontro Paolo Pelliccia
 
Tutti gli incontri si terranno alle 17.30 presso la Sala Conferenze “Vincenzo Cardarelli” della Biblioteca Consorziale di Viterbo in viale Trento, 18/E (secondo piano).
 
A chi sarà presente agli incontri, come per le precedenti edizioni, la Biblioteca farà dono dei libri in rassegna, fino ad esaurimento delle copie disponibili.
 
 
 

Luca Briasco a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
venerdì 28 marzo alle 17.30, a conclusione di questa prima parte della rassegna La Biblioteca incontra, Luca Briasco terrà una conferenza dedicata a John Fante.
 
L’incontro si svolgerà, come di consueto, presso la nostra sede nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” (viale Trento, 18/E).
 
Luca Briasco è americanista e editor. Ha scritto Americana. Libri, autori e storie dell’America contemporanea (minimum fax 2020) e Il re di tutti. Un ritratto di Stephen King (Salani 2023). Insieme a Mattia Carratello ha curato La letteratura americana dal 1900 a oggi (Einaudi 2011). È stato editor per Einaudi Stile Libero e precedentemente direttore editoriale di Fanucci, ha ideato la collana AvantPop, pubblicando come primo titolo la raccolta Schegge d’America. Nuove avanguardie letterarie.
Ha tradotto diversi autori statunitensi e britannici, fra cui: Stephen King, Joe R. Lansdale, Howard Marks, Paul Harding, Richard Powers, Jim Thompson, J.G. Ballard, Daniel Mendelsohn.
 
L’AUTORE
 
John Fante nacque a Denver (Colorado) l’8 aprile 1909, figlio di un abruzzese emigrato in America nel 1901, e morì l’8 maggio 1983. Oltre ai romanzi del ciclo di Bandini, in Italia Einaudi ha pubblicato: La confraternita dell’uva, Dago Red, La grande fame, 1993. Un anno terribile, A ovest di Roma, Full of Life, Bravo, Burro! e Lettere.
 

IL LIBRO

 
John Fante, Le storie di Arturo Bandini, Einaudi
 
Bandini è l’antieroe per eccellenza che cattura il lettore fin dalle prime pagine di Aspetta primavera, Bandini dove, in un inverno desolante, facciamo la conoscenza di questo quattordicenne italo-americano ancora ignaro delle proprie potenzialità e impegnato ad adorare il padre Svevo.
Negli altri tre atti della saga raccolti in questo volume, La strada per Los Angeles, Chiedi alla polvere – da tutti considerato il capolavoro di John Fante – e Sogni di Bunker Hill, l’aspirante scrittore vive i suoi quotidiani fallimenti senza mai riuscire a coronare i propri sogni di gloria.
Immigrato, attaccabrighe, ribelle, megalomane, sprezzante e perennemente in lite con tutti, Arturo Bandini resta ancora oggi uno dei più grandi personaggi della letteratura americana del Novecento, che fece scrivere a Charles Bukowski: «Fante era il mio dio».
 
 

La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube

 

Anna Folli a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
martedì 25 marzo alle 17.30, nell’ambito della rassegna La Biblioteca incontra, Anna Folli presenterà il suo ultimo libro Prendersi tutto. Io, Aristotele Onassis in dialogo con Antonello Ricci.
 
L’incontro si terrà, come di consueto, presso la nostra sede nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” (viale Trento, 18/E).
 
L’AUTRICE
 
Anna Folli è stata caporedattore per l’Editoriale Domus negli anni Novanta e direttore di riviste di settore. Autrice di interviste, reportage culturali, recensioni di libri, ha collaborato con i principali quotidiani e settimanali e con note riviste letterarie on line.
È autrice del programma I Magnifici trasmesso su Radio 24.
È stata coautrice e direttrice del festival di letteratura e musica Le corde dell’anima che ha ospitato scrittori e musicisti internazionali.
Per Neri Pozza ha pubblicato MoranteMoravia, La casa dalle finestre sempre accese e Ardore. Romain Gary e Jean Seberg, una storia d’amore.
 

IL LIBRO

 
Anna Folli, Prendersi tutto. Io, Aristotele Onassis, Neri Pozza
 
Nei suoi quasi 70 anni di vita Onassis costruì un impero, comprò un’isola, strinse amicizia con alcuni degli uomini più potenti del mondo (Churchill tra tutti), «inventò» Montecarlo, fece cadere ai suoi piedi – lui basso e un po’ tozzo – donne dal fascino straordinario. Ma vide anche la sua famiglia perdere ogni cosa durante l’assedio di Smirne, si reinventò un futuro salpando, solo e senza un soldo, per l’Argentina, soffrì per la sua Grecia dilaniata dalla Seconda guerra mondiale, perse un figlio giovane e amatissimo, conobbe l’apice del successo e la
solitudine profonda di tutti gli uomini unici.
Aristotele Onassis ebbe molte vite, tutte vissute pienamente, e infiniti desideri, e mai nessuno rimase un sogno astratto, tutti diventarono progetti da realizzare. Dedicò la sua esistenza al lavoro, ma senza mai rinunciare al divertimento, alla mondanità. Amò, amato a sua volta: la divina Maria Callas e l’imperscrutabile regina, Jackie Kennedy, furono solo due delle molte donne a cui rubò il cuore.
Quello che è certo è che Onassis della vita voleva prendersi tutto. E ci riuscì, anche se forse nulla poté mai ripagarlo di aver perso i tramonti dolorosi e la vitalità prorompente del suo unico vero amore, la città di Smirne.
 
 

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Claudio Strinati a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
venerdì 21 marzo alle 17.30, nell’ambito della rassegna La Biblioteca incontra, Claudio Strinati terrà una conferenza dal titolo La fama di Anselm Kiefer dedicata a uno dei massimi artisti del secolo.
 
L’incontro si terrà, come di consueto, presso la nostra sede nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” (viale Trento, 18/E).
 
A partire dalle ore 16.00, per consentire ai presenti di avvicinare al meglio l’opera poliedrica di questo artista, verrà proiettato in sala Anselm, il bellissimo e trascinante documentario realizzato da Wim Wenders nel 2023.
 
L’AUTORE
 
Claudio Strinati è uno storico, critico e conoscitore d’arte tra più autorevoli e noti in Italia. È stato Soprintendente ai Beni Artistici e Storici di Roma e del Lazio dal 1991 al 2001, quindi Soprintendente speciale del Polo Museale Romano dal 2001 al 2009, poi Dirigente Generale dal 2009 al 2013, al servizio del Ministero per i beni culturali e ambientali nell’ambito museale, della conservazione, della ricerca e della promozione.
Dal 2015 ha costituito, insieme a suo figlio, Federico Strinati, la società Dialogues. Raccontare l’arte, con cui svolge attività legate alla conoscenza e alla divulgazione dell’arte. Dal 2021 è Segretario dell’Accademia di San Luca. Ha curato numerose mostre in Italia e all’estero. Collabora con il quotidiano La Repubblica.
Conta moltissime pubblicazioni scientifiche, tradotte in francese e in inglese.
 

LA FAMA DI ANSELM KIEFER

 
Anselm Kiefer compie ottanta anni proprio quando la sua presenza in Italia è stata sempre più importante culminando nella colossale mostra al Palazzo Ducale di Venezia che, se possibile, ne ha definitivamente consacrato l’immensa fama nel nostro Paese.
Del resto il gigantismo è una dimensione tipica di questo Maestro, universalmente riconosciuto come tale, che forse più di ogni altro nel Novecento può essere considerato il vero, grande esponente dell’arte del dopoguerra. Una sorta di emblema che ha pochi termini di confronto nell’Europa intera e così ce lo mostra Wim Wenders nel bellissimo film Anselm, a lui dedicato.
Kiefer è nato nel 1945 e quindi i suoi esordi sono in realtà piuttosto lontani dall’immediato dopoguerra, ma nessuno come lui ha caricato dentro la sua opera quel clima di disagio morale, ansia di ricostruzione, volontà di riscatto e ristabilimento di un contesto positivo e costruttivo, elementi questi che caratterizzano tutta la sua vastissima e poliedrica opera. Spazia, infatti, dalla pittura alla scultura, all’installazione architettonica.
E tuttavia il suo argomento unico e fondamentale è la rappresentazione dell’“anima tedesca”, perennemente dibattuta tra l’ideale che potrebbe definirsi “goethiano”, intendendo il riferimento al sommo poeta, romanziere e saggista dell’età romantica e quello “wagneriano”, in riferimento alle immani saghe musicali rievocanti situazioni di ancestrale marasma morale e comportamentale connesso col mito nibelungico ibridato sul misterioso cristianesimo delle (presunte) origini, contesto di feroce antisemitismo e custode dell’ossessione della guerra sempre e soltanto all’ultimo sangue. Kiefer ha sofferto atrocemente dell’esperienza nazista pur non avendola vissuta in prima persona e insieme dell’esperienza della lacerazione della Germania tra blocco comunista e blocco atlantico.
L’insieme della sua opera, comunque, vale di per sé a prescindere, come è ovvio, dal retaggio politico, come una specie di colossale eruzione vulcanica che trascina nello spazio artistico sia l’ansia dell’armonia e della suprema bellezza, sia l’orrore di ineliminabili e forse desiderati residui disturbanti e inquietanti.
(Claudio Strinati)
 
 

La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube

 

Marcello Veneziani a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
martedì 18 marzo alle 17.30, per il secondo appuntamento della serie “Intermezzi”, Marcello Veneziani sarà a La Biblioteca incontra per presentare il suo libro Senza eredi. Ritratti di maestri veri, presunti e controversi in un’epoca che li cancella (Marsilio).
 
L’incontro si terrà, come di consueto, presso la nostra sede nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” (viale Trento, 18/E).
 
L’AUTORE
Marcello Veneziani vive tra Roma e Talamone. È autore di vari saggi di storia delle idee, filosofia civile e cultura politica, nonché di testi letterari e teatrali. Per Marsilio ha pubblicato Lettera agli italiani (2015), che ha ispirato un format teatrale portato in tour in tutta Italia, Alla luce del mito (2017), Imperdonabili (2017, edizione tascabile Ue 2021), Nostalgia degli dei (2019), Dispera bene. Manuale di consolazione e resistenza al declino (2020), La Cappa e Scontenti (2022) e il romanzo La leggenda di Fiore (2021).
 

IL LIBRO

Marcello Veneziani, Senza eredi. Ritratti di maestri veri, presunti e controversi in un’epoca che li cancella, Marsilio
 
La nostra è la prima epoca senza eredi. Non riconosciamo eredità ricevute e non lasceremo eredità da trasmettere. Nessuno continuerà l’opera, nessuno salverà quel che poteva e doveva essere salvato. Non lasceremo tracce. Il tempo non è galantuomo ma smemorato: non renderà giustizia. Viviamo tra contemporanei senza antenati né posteri, uniti solo dal vago domicilio nella stessa epoca; non consorti, al più coinquilini occasionali.
È l’epilogo coerente di una società senza padri divenuta società senza figli. E ciò vale a partire dagli autori e dalle loro opere. Per reagire a questa amnesia, cancellazione ed emorragia, e salvare il salvabile, Marcello Veneziani ha composto una raccolta di settanta miniature di saggi, succinte biografie, profili non convenzionali, in vari casi scovenienti.
Da Pascal a Vico, da Leopardi a Manzoni, da Baudelaire a Proust e a Kafka, da Vattimo a Ratzinger, fino ai pensatori e agli scrittori più vicini a noi e viventi. Prima di loro, a essere senza eredi sono i classici, i grandi del passato, cancellati o abbandonati, quando non maledetti. Siamo scesi dalle spalle dei giganti. Senza eredi non è possibile nemmeno un pensiero nuovo, rivolto al futuro e all’essenziale, in grado di superare la nostra società dell’oblio che tende a perdere il senso critico, la cultura e l’umanità. La vera sciagura del presente non è l’avanzata dell’Intelligenza Artificiale ma la ritirata dell’Intelligenza Umana. Non resta che ribellarsi a questa china riscoprendo un diverso destino.
 
 

La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube

 

Fabio Stassi a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
venerdì 14 marzo alle 17.30, per la nostra rassegna “La Biblioteca incontra”, sarà con noi Fabio Stassi per presentarci il suo libro Bebelplatz (Sellerio) in una lettura scenica con la partecipazione di Antonello Ricci.
 
L’incontro si terrà, come di consueto, presso la nostra sede nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” (viale Trento, 18/E).
 
L’AUTORE
Fabio Stassi (Roma, 1962) ha pubblicato con Sellerio: L’ultimo ballo di Charlot, tradotto in diciannove lingue (2012), Come un respiro interrotto (2014), un contributo nell’antologia Articolo 1. Racconti sul lavoro (2009), Fumisteria (2015), Angelica e le comete (2017), Mastro Geppetto (2021), il discorso sul potere terapeutico dei versi di Dante E d’ogni male mi guarisce un bel verso (2023); e inoltre i romanzi con protagonista il biblioterapeuta Vince Corso, La lettrice scomparsa (2016), Ogni coincidenza ha un’anima (2018), Uccido chi voglio (2020), Notturno francese (2023).
La sezione tedesca del PEN International gli ha conferito il Premio Hermann Kesten 2024 per la difesa della libertà di parola.
 

IL LIBRO

Fabio Stassi, Bebelplatz. La notte dei libri bruciati, Sellerio editore
 
10 maggio 1933. A Bebelplatz, nel centro di Berlino, allo scoccare della mezzanotte migliaia di libri vengono dati alle fiamme.
24 febbraio 2022. La Russia invade l’Ucraina, e di lì a qualche mese un nuovo conflitto devasterà la striscia di Gaza.
Durante un tour negli istituti di cultura italiani da Amburgo a Monaco, Fabio Stassi attraversa le piazze dei roghi di libri e risale a ritmo incalzante la memoria del fuoco e delle censure, dei primi bombardamenti aerei sui civili, del saccheggio di librerie e biblioteche. Studia mappe e resoconti, si interroga sul ruolo della cultura e sulla cecità della guerra, indaga l’istinto di sopraffazione degli esseri umani. Alla fine compone un piccolo atlante della letteratura «dannosa e indesiderata» e rintraccia cinque scrittori italiani destinati alle fiamme dai nazisti: Pietro Aretino, il cantore della libertà rinascimentale; Giuseppe Antonio Borgese, cittadino del mondo e inguaribile utopista; Emilio Salgari, antimperialista amato in Sudamerica; Ignazio Silone, antifascista radicale, e Maria Volpi, unica donna della lista, disinibita narratrice del piacere e dell’indipendenza femminile.
Quello di Stassi è un appassionato discorso in difesa di tutto ciò che trasgredisce la norma, un viaggio ricco di corrispondenze, colpi di scena e nuove interpretazioni, da Ovidio a Cervantes, da Arendt a Canetti, Sebald, Morante, Bernhard: un invito a disseppellire la biblioteca di Don Chisciotte. Perché la ribellione si impara leggendo, e ogni lettore, per qualsiasi potere, «è sempre una minaccia».
 
 

La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube

 

Annarosa Mattei a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
venerdì 7 marzo alle 17.30, per la nostra rassegna “La Biblioteca incontra”, sarà nuovamente con noi Annarosa Mattei per presentarci il suo libro Sogno notturno a Roma (La lepre Edizioni) in dialogo con Claudio Strinati.
 
L’incontro si terrà, come di consueto, presso la nostra sede nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” (viale Trento, 18/E).
 
L’AUTRICE
Annarosa Mattei vive e svolge a Roma le sue attività. Semiotica, teoria della letteratura, autori, movimenti e generi dell’Ottocento e del Novecento italiani costituiscono i percorsi della sua ricerca. Ha pubblicato tre romanzi negli Oscar Mondadori: Una ragazza che è stata mia madre (2005); L’archivio segreto (2008); Il sonno del Reame (2013). Con La lepre Edizioni di Roma ha pubblicato: L’enigma d’amore nell’occidente medievale (2017), con cui ha vinto nel 2017 il Premio Capalbio, e Sogno notturno a Roma 1871-2021 (2021). L’ultimo libro, pubblicato da Salani nel 2023, si intitola La regina che amava la libertà. Storia di Cristina di Svezia dal Nord Europa alla Roma barocca. Si occupa di promozione del libro e della lettura sui social e sul suo sito web, annarosamattei.com.
 

IL LIBRO

Annarosa Mattei, Sogno notturno a Roma (1871-2021), La lepre Edizioni
 
Sogno notturno a Roma racconta i traumi subiti dalla città, proclamata capitale del Regno d’Italia nel 1871, attraverso una ricognizione notturna dei luoghi più devastati dalle demolizioni e dalle ristrutturazioni attuate a partire da quell’anno fatale. Cinque personaggi, non tutti umani, compiono insieme un cammino nel cuore di Roma, al di fuori del tempo reale, lungo un percorso che parte da piazza Venezia e ritorna, dopo un ampio giro, a via dei Fori Imperiali.
Attraverso dialoghi e digressioni storiche si esplorano così i vuoti urbani creati nella convinzione di “risanare” Roma e farne una città moderna. Si racconta come, nonostante le più autorevoli proteste, sia stata demolita un’enorme area intorno al Campidoglio di incomparabile pregio storico e artistico, comprendente gran parte dei più antichi rioni, quali Campitelli, Pigna, Trevi, Monti, con tutte le loro reciproche connessioni. Una grave ferita alla comunità storica che ha fatto di Roma una città unica al mondo.
 
 
La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube
 
 

A ‘La Biblioteca incontra’, l’omaggio di Piera Detassis a Sophia Loren

 
Care lettrici e cari lettori,
venerdì 21 febbraio alle 17.30, per la nostra rassegna “La Biblioteca incontra”, Piera Detassis, presidente e direttore artistico dell’Accademia del cinema italiano – Premi David di Donatello, racconterà la storia e la carriera di Sophia Loren autentica icona del cinema italiano.
Dialogherà con lei il prof. Lorenzo Abbate.
 
L’evento, realizzato in collaborazione con la Fondazione Carivit, si terrà presso l’Auditorium “Aldo Perugi” – Centro Culturale Valle Faul (Via Faul, 24-26).
 
L’AUTRICE
Piera Detassis ha collaborato con le principali testate giornalistiche e televisive italiane ed europee. È stata membro della commissione di selezione della Settimana della critica di Venezia. Autrice di molti saggi e volumi, tra cui: Sequenza segreta (Feltrinelli), Il cinema di Antonio Pietrangeli (Marsilio), Lamerica con Gianni Amelio (Einaudi), Antonio Pietrangeli, il regista che amava le donne (Sabinae).
Nel 2017 ha inaugurato la serie Nel profondo dell’immagine. Lezioni di cinema di Piera Detassis, presso la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma.
 

IL LIBRO

Sophia, “Bianco e Nero”, n. 608, Edizioni Sabinae
 
Nel 2024 il Centro Sperimentale di Cinematografia ed Edizioni Sabinae hanno deciso di celebrare Sophia Loren con un numero a lei interamente dedicato di «Bianco e nero», la storica rivista di cinema del CSC. Un’analisi critica del suo lavoro di attrice, attraverso una serie di studi che approfondiscono il suo percorso artistico dai fotoromanzi a Hollywood, scavano in alcuni fondamentali rapporti professionali (come quelli con Vittorio De Sica, Marcello Mastroianni ed Emilio Schuberth) e si concentrano su alcuni film chiave, da La ciociara a Ieri, oggi, domani, da Un marito per Cinzia a Il diavolo in calzoncini rosa e i kolossal diretti da Anthony Mann, da Pane amore e… a Una giornata particolare – ma senza trascurare titoli meno noti come Africa sotto i mari, La pupa del gangster e il meraviglioso Il segno di Venere. Il numero è curato da Piera Detassis, è illustrato con foto provenienti da fondi prestigiosi dedicati a due grandi fotografi come Angelo Frontoni e a Rodrigo Pais e contiene un’intervista a Maurizio Ponzi (che diresse Sophia in Qualcosa di biondo) e preziose testimonianze inedite di Natalia Aspesi, Patrizia Carrano, Paola Cortellesi e Mario Martone.
 

 
 

Vito Mancuso a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
venerdì 14 febbraio alle 17.30, per la nostra rassegna “La Biblioteca incontra”, sarà nuovamente con noi Vito Mancuso per presentarci il suo libro Destinazione speranza (Garzanti) in dialogo con il commissario straordinario Paolo Pelliccia.
 
L’incontro si terrà, come di consueto, presso la nostra sede nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” (viale Trento, 18/E).
 
L’AUTORE
Vito Mancuso ha insegnato presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e l’Università degli Studi di Padova. È autore di moltissimi libri a carattere teologico e dirige la collana “I Grandi Libri dello Spirito”.
È editorialista del quotidiano «La Stampa».
 

IL LIBRO

Vito Mancuso, Destinzione speranza. Il metodo Kant, Garzanti
 
In un presente dominato da terribili conflitti, disastri ambientali e inquietudini diffuse, guardare al futuro con ottimismo sembra un’impresa sempre più ardua: ripiegandosi su se stesso, l’uomo sta a poco a poco perdendo la speranza in un domani migliore.
Viene dunque da chiedersi: «Che cosa posso sapere? Che cosa devo fare? Che cosa mi è lecito sperare?». Cercando di rispondere a queste tre fondamentali domande, formulate per la prima volta dal filosofo Immanuel Kant, Vito Mancuso ci guida alla ricerca del significato più profondo e autentico della nostra vita.
Togliendo alla ragione ogni pretesa di possedere un sapere su Dio e sull’avvenire, Destinazione speranza rifonda il senso della nostra esistenza su un presupposto inedito e dirompente: la libertà di obbedire. Se saremo in grado di essere noi stessi in relazione con gli altri, di resistere all’egoismo favorendo la solidarietà, di ridare valore alla dimensione morale al fine di agire con responsabilità, allora non tutto sarà perduto: solo così, infatti, potremo definirci donne e uomini davvero liberi e guardare con speranza, ragionevole e fondata, al futuro che ci attende.
 
La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube
 
 

Don Paolo Alliata a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
venerdì 7 febbraio alle 17.30, per la nostra rassegna “La Biblioteca incontra”, avremo ospite don Paolo Alliata che presenterà il suo libro L’amore fa i miracoli (Ponte alle Grazie) in dialogo con il commissario straordinario Paolo Pelliccia.
 
L’incontro si terrà, come di consueto, presso la nostra sede nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” (viale Trento, 18/E).
 
L’AUTORE
Paolo Alliata (Milano, 1971) è sacerdote della Diocesi di Milano. Laureato in Lettere classiche, cerca di raccontare, nella predicazione e negli scritti, il grande Mistero cristiano ricorrendo volentieri a immagini e temi tratti dalla letteratura e dal cinema.
Ha scritto e messo in scena per bambini e ragazzi testi teatrali sulla Bibbia (E Dio disse: “Su il sipario!”, ed. Centro Ambrosiano; “Io a Gesù bambino non ci credo mica!”, illustrato da Carla Manea, Valentina Edizioni – Centro Ambrosiano, entrambi usciti nel 2013). Per Ponte alle Grazie ha pubblicato: Dove Dio respira di nascosto (2018), C’era come un fuoco ardente (2019), Gesù predicava ai bradipi (2021).
Dal 2019 al 2024 è stato responsabile del Servizio per l’Apostolato Biblico della Diocesi di Milano, di cui è collaboratore. Dal 2022 è rettore del liceo Montini di Milano.
 

IL LIBRO

 
Paolo Alliata, L’amore fa i miracoli. Tra le pagine dei grandi romanzi, Ponte alle Grazie
 
La letteratura ci insegna ad amare: è una maestra di sentimenti, una fonte di sapienza, il giardino in cui Dio respira di nascosto. Seguendo questa intuizione, don Paolo Alliata ci conduce tra le pagine dei grandi romanzi, cercando il soffio che ci nutre. Perché l’amore trova sempre il modo per raggiungerci, declinandosi nelle forme, nelle storie, nelle voci più diverse.
L’amore di Romain Gary è memoria e resistenza, nel volo degli aquiloni che inseguono l’azzurro. L’amore che scalda il cuore del professor Stoner è un sonetto di Shakespeare che schiude la porta sull’eterno. L’amore di Kundera oscilla tra leggerezza e pesantezza, vulnerabilità e compassione: è la voce bambina che canta. L’amore che aleggia nella resurrezione secondo Tolstoj è metamorfosi, grazia, primavera che arriva anche in città. L’amore, per Steinbeck, è profezia, preghiera in movimento, marcia collettiva verso la libertà. L’amore che sostiene C. S. Lewis è pianto che volge in letizia, legame che scavalca la morte, fede.
L’amore è quella forza che ci spinge a tuffarci nelle cose così come sono. Che ci rende vivi, non nelle aspettative, ma nella nostalgia di infinito, un infinito tanto più potente quanto incolmabile.
Con una prefazione di Isabella Guanzini.
 
 
La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube
 
 

Ernesto Galli della Loggia a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
venerdì 31 gennaio alle 17.30, per la nostra rassegna “La Biblioteca incontra”, sarà nuovamente con noi Ernesto Galli della Loggia per presentarci il suo libro Una capitale per l’Italia (Il Mulino) in dialogo con Lorenzo Abbate.
 
L’incontro si terrà, come di consueto, presso la nostra sede nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” (viale Trento, 18/E).
 
L’AUTORE
Ernesto Galli della Loggia è professore emerito di Storia contemporanea alla Scuola
Normale Superiore di Pisa ed editorialista del «Corriere della Sera».
Tra le sue numerose pubblicazioni: L’aula vuota. Come l’Italia ha distrutto la sua
scuola
(Marsilio, 2019); Una profezia per l’Italia. Ritorno al sud (con Aldo Schiavone, Mondadori, 2021); Otto vite italiane (Marsilio, 2022); Insegnare l’Italia (Scholé, 2024).
 

IL LIBRO

 
Ernesto Galli della Loggia, Una capitale per l’Italia. Per un racconto della Roma fascista, Il Mulino
 
Ma quanto è fascista la Roma fascista?
Come società di massa e cultura moderna si affermarono e si confusero nella realtà contraddittoria del regime mussoliniano.
Roma fu il luogo dove l’atmosfera novecentesca abbigliata in veste fascista ebbe le sue maggiori manifestazioni pubbliche, dove il regime impregnò di sé opere e sogni, vie e piazze, campi sportivi e studi cinematografici, periferie e istituti culturali, testate giornalistiche e aule universitarie. Rimessa prepotentemente al centro della vita nazionale, la scena urbana della capitale fu per antonomasia la scena del fascismo. Adesso che il ventennio è una vicenda ideologicamente e politicamente conclusa, anche la Roma del duce può essere finalmente vista non solo come un panorama di crimini archeologici e urbanistici, ma nel suo rapporto con le grandi correnti culturali e artistiche del Novecento e come il luogo di nascita di una nuova società borghese destinata a stabilire una sorta di «egemonia romana» sulla futura Italia democratica.
 
 
La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube