![Gaja Cenciarelli, A scuola non si muore Gaja Cenciarelli, A scuola non si muore](https://www.bibliotecaviterbo.it/wp-content/uploads/2025/01/24-gennaio-cenciarelli.jpg)
Gaja Cenciarelli a ‘La Biblioteca incontra’
venerdì 24 gennaio alle 17.30, per la nostra rassegna “La Biblioteca incontra”, sarà con noi Gaja Cenciarelli per presentarci il suo libro A scuola non si muore (Marsilio) in dialogo con Antonello Ricci.
È specializzata in scritture femminili, in letteratura anglo-irlandese e dei paesi di lingua inglese. Ha scritto romanzi, racconti, interventi critici. Fa parte dei “Piccoli Maestri” e della redazione di “Nuovi Argomenti”.
Ha pubblicato, tra gli altri, Il cerchio (Empirìa 2002), Extra omnes. L’infinita scomparsa di Emanuela Orlandi (Zona 2006), Sangue del suo sangue (nottetempo 2011), La nuda verità (Marsilio 2018) e Domani interrogo (Marsilio 2022; premio Alvaro-Bigiaretti 2023).
Insegna lingua e letteratura inglese a Roma.
IL LIBRO
Così, quando la mattina successiva al consiglio di classe il professor Giuliano Colagrossi viene trovato morto e con le mani amputate sul pavimento di un’aula, Margherita Magnani decide di indagare.
Non che l’insegnante abbia una particolare tensione investigativa; anzi, è di quelle che nei film dell’orrore, quando si avverte un rumore dalla cantina, per l’ansia si precipitano a vedere, e non tornano più. L’unica tensione della Magnani è la fede. Ma non è una faccenda religiosa, la Magnani crede in alcuni esseri umani, e cioè nei suoi studenti e nelle sue studentesse. E infatti, quando al professor Colagrossi e alle mani tagliate si aggiungono altri cadaveri, sempre professori mutilati, e la tensione tra corpo docente e studenti cresce, saranno proprio la Magnani e i suoi studenti – sbagliando, inventando, intralciando senza volerlo le indagini della polizia – a trovare il filo che lega i corpi morti a un passato che lo è ancora di più.
![Filippo La Porta a 'La Biblioteca incontra' Filippo La Porta a 'La Biblioteca incontra'](https://www.bibliotecaviterbo.it/wp-content/uploads/2025/01/21-gennaio-la-porta.jpg)
Filippo La Porta a ‘La Biblioteca incontra’
martedì 21 gennaio alle 17.30, per il primo appuntamento della serie “Intermezzi” Filippo La Porta tornerà a La Biblioteca incontra per inaugurare questa nuova formula.
Due i libri in presentazione: L’arte del riassunto dello stesso La Porta e, per la prima volta in Italia, il “ritrovato” Guerra di Louis Ferdinand Céline.
A dialogare con il nostro ospite sarà il commissario straordinario Paolo Pelliccia.
Holden e alla Accademia di scrittura Molly Bloom. Tra le sue molte pubblicazioni:
Roma è una bugia (Laterza, 2012), Pasolini (Il Mulino, 2012), Poesia come esperienza (Fazi, 2013), Come un raggio nell’acqua (Edizioni Salerno, 2021), Splendori e miserie dell’impegno (Castelvecchi, 2023).
I LIBRI
Ma come si fa un buon riassunto? Sfrondare, arrivare al cuore delle cose ovvero all’essenziale è un’arte che si può affinare, perfezionare e praticare per tutta la vita e in ambiti differenti. Aiuta a orientarsi nel mare della conoscenza, a individuare ciò che davvero conta e a trasmetterlo efficacemente.
Un breviario utile agli aspiranti recensori e a chiunque sia interessato a eliminare il superfluo.
Nel racconto, scandito in sei sequenze, seguiremo il giovanissimo Ferdinand, alter ego dell’autore, ferito a un braccio e con una grave lesione all’orecchio dovuta a un’esplosione, mentre cerca come un sonnambulo di guadagnare le retrovie attraverso campi di battaglia disseminati di cadaveri martoriati dalle bombe, in una notte visitata da presenze ostili, fantasmi quanto mai reali. Lo ritroveremo poi in un ospedale, in mezzo a infermi d’ogni risma, circondato da infermiere vampiresche nella foia scatenata dal clima bellico. Qui fa amicizia con un altro parigino, malavitoso intraprendente e cinico al punto di far venire la moglie al fronte perché batta il marciapiede per lui. Spunto per nuovi episodi grotteschi, esilaranti e raccapriccianti al tempo stesso, dove Céline preme come mai avrebbe fatto, né prima né dopo, sul pedale di una sessualità estrema. Céline è scrittore da dimenticare, hanno detto, se vuoi vivere, anche se vuoi soltanto leggere, capace com’è di rendere illeggibili gli altri scrittori. Con lui non resta che lasciarsi portare da quel parlottio ipnotico, sbracato e ininterrotto, come il fischio del rimorchiatore sulla Senna, nella notte, che chiudeva il Voyage. Dai primi velenosi accordi di quella petite musique spiritata che seduce, cattura e non lascia scampo. Alla fine, attraverso il suo delirio, ci si accorge che Céline è l’unico scrittore che sia stato capace di nominare quegli avvenimenti. Dalla parte dei Buoni nessuno ha trovato la parola.
![Enrico Giovannini, Lo sviluppo sostenibile Enrico Giovannini, Lo sviluppo sostenibile](https://www.bibliotecaviterbo.it/wp-content/uploads/2025/01/bcv-17-gennaio-giovannini.jpg)
Enrico Giovannini a ‘La Biblioteca incontra’
venerdì 17 gennaio alle 17.30, nell’ambito della rassegna La Biblioteca incontra, sarà con noi Enrico Giovannini per la prima delle nostre conferenze.
L’incontro, curato da Domenico Canzoniero, si intitola Lo sviluppo sostenibile. Utopia, fantasia o dovere di tutti?
Con Domenico Canzoniero, direttore di Greenretail.news, si aprirà un dialogo sulle strategie per contrastare il greenwashing e le narrazioni che lo alimentano, promuovendo un approccio più autentico e concreto alla comunicazione della sostenibilità.
Enrico Giovannini è un economista e statistico di fama mondiale, professore ordinario di Statistica economica e Sviluppo sostenibile presso l’Università di Roma Tor Vergata.
Co-fondatore e direttore scientifico dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS), è stato Chief statistician dell’OCSE dal 2001 al 2009 e presidente dell’Istat fra il 2009 e il 2013. Ha ricoperto il ruolo di Ministro del lavoro e delle politiche sociali nel governo Letta e quello di Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili nel governo Draghi.
È stato ed è tuttora membro di numerosi board di fondazioni e di organizzazioni nazionali e internazionali.
Enrico Giovannini, L’utopia sostenibile, Editori Laterza
Per costruire un futuro migliore ci serve un’utopia. Un’utopia sostenibile. È la via maestra che Enrico Giovannini indica per il raggiungimento entro il 2030 degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’ONU. Fame, salute, acqua, povertà, energia, infrastrutture, occupazione, disuguaglianze, clima, pace, istruzione sono questioni che si affrontano solo con un pensiero integrato e il concorso di forze politiche, economiche e sociali. Continuare a pensare e ad agire come nel passato vuol dire far precipitare il nostro mondo in una profonda crisi ambientale, economica, sociale. È richiesto l’impegno di tutti e un profondo cambiamento del modo in cui leggiamo e affrontiamo i problemi che ci circondano.
![Dario Voltolini, Invernale Dario Voltolini, Invernale](https://www.bibliotecaviterbo.it/wp-content/uploads/2025/01/10-gennaio-voltolini.jpg)
Dario Voltolini a ‘La Biblioteca incontra’
venerdì 10 gennaio alle 17.30 riparte la rassegna La Biblioteca incontra con Dario Voltolini e il suo romanzo Invernale (La nave di Teseo), finalista al Premio Strega 2024, in dialogo con Lorenzo Abbate.
Dario Voltolini (Torino, 1959) è autore di racconti, romanzi, radiodrammi, testi di canzoni e libretti per il teatro musicale. È docente presso la Holden Academy. Cura la collana di narrativa italiana Pennisole per Hopefulmonster editore. Fra i suoi libri ricordiamo: Una intuizione metropolitana (1990), Rincorse (1994), Forme d’onda (1996), 10 (2000), Primaverile (2001). Nel 2003 ha pubblicato I confini di Torino, un ritratto inedito e affascinante della città in cui vive, cui sono seguiti Sotto i cieli d’Italia (2004, con Giulio Mozzi), Le scimmie sono inavvertitamente uscite dalla gabbia (2006), Foravìa (2010), Pacific Palisades (2017), Il Giardino degli Aranci (2022), Sedici passeggiate con Kuma (2023) e Imaginations (2024, in: Interdisciplinary Understandings of Active Imagination – The Special Legacy of C.G. Jung, a cura di Chiara Tozzi).
Dario Voltolini, Invernale, La nave di Teseo
Il padre spacca gli animali, entra nelle loro viscere, separa i muscoli dalle membrane, estirpa gli organi e le ossa. Il padre vende pezzi di animali. Il padre si immerge nella voragine biologica e ne tira fuori bistecche. I tagli di carne sono il suo mestiere e la sua arte. Il padre è un macellaio. Il padre ha il compito di inoltrarsi nella carne morta e di uscirne porgendola ai vivi, perché la vita continui la sua catena vorace. È un traghettatore fra le due sponde della carne, fra la viande e la chair, fra meat e flesh. Al banco di vendita del mercato serve i pavidi che non affrontano i corpi che mangiano, non ne vogliono sapere, delegano il lavoro sporco ai macellai.
Un giorno qualcosa va storto nella coreografia perfetta delle lame e un taglio sghembo quasi gli mozza un pollice. È l’inizio di un’altra discesa nella carne, questa volta la sua. Al lavoro, un batterio lo ha contaminato. Comincia con un’infezione, prosegue con la spossatezza, una diagnosi ferale, i protocolli sanitari, i viaggi in clinica all’estero.
Il figlio Dario, ventenne, immerge lo sguardo nella carne del padre che si deteriora, e nella malinconia del congedo. Un’intimità fortissima li avvolge, come succede quasi solo nel rapporto tra figlie e madri. Entriamo nello sguardo del figlio, prensile ed esatto, che vede accasciarsi il padre. La precisione è la forma che assumono la sua devozione e la sua sofferenza.
![Kafka 2024 Kafka 2024](https://www.bibliotecaviterbo.it/wp-content/uploads/2024/12/speciale-kafka.jpg)
Speciale Kafka 2024 a ‘La Biblioteca incontra’
venerdì 27 dicembre alle 17.30, per lo speciale “Kafka 2024” che chiude questa annualità della rassegna La Biblioteca incontra, sarà con noi Marco Federici Solari per presentare, in assoluta anteprima, la nuova edizione de Il processo da lui magistralmente tradotta e curata, con il commento di Reiner Stach, il più grande esperto di Kafka.
Sarà per noi anche il momento per ringraziare il pubblico di affezionati lettori che ci ha seguito con interesse e partecipazione durante questi mesi. Nel corso della serata daremo un’anticipazione delle tante novità che abbiamo in programma per la nuova stagione e faremo dono ai presenti, insieme al libro in presentazione, di alcune piccole sorprese pensate per l’occasione.
Marco Federici Solari è studioso di letteratura comparata, editore e libraio. Ha tradotto, tra gli altri, Bertolt Brecht, Emmy Hennings, Franz Kafka, Thomas Mann, Christoph Ransmayr e Natascha Wodin. Ha curato la prima edizione italiana de Il romanzo dei tui di Brecht. È autore della monografia Il demone distratto. Scrittura e personaggio nel primo Kafka (Le Lettere 2008). Ha scritto articoli e interventi su E.T.A. Hoffmann, Giacomo Leopardi, Nathanael West e Cesare Cases.
Con Lorenzo Flabbi nel 2012 ha fondato L’orma editore
«Qualcuno doveva aver calunniato Josef K. perché una mattina, senza che avesse fatto nulla di male, venne arrestato.»
Con uno degli incipit più celebri della letteratura di ogni tempo prende avvio Il processo di Franz Kafka, la vorticosa e asfissiante epopea di un uomo solo di fronte alla giustizia e ai suoi spietati, ridicoli e incomprensibili meccanismi.
Scritto tra il 1914 e il 1915, e pubblicato postumo nel 1925, il romanzo si è imposto come una delle opere imprescindibili del Novecento, capace di evocare, con l’oscura inevitabilità del sogno, un’atmosfera di colpa e rivolta in cui tutti siamo costretti a riconoscerci.
Nell’anno del centenario della morte dello scrittore praghese, il grande studioso Reiner Stach, massimo esperto dell’autore – di cui ha scritto la dettagliata biografia in tre appassionanti volumi – ha curato la prima edizione commentata di questo labirintico capolavoro, svelandone i retroscena e le tecniche narrative, e ricostruendone la complessa vicenda editoriale e l’incalcolabile impatto culturale.
Questa edizione, presentata in una nuova traduzione ad opera di Marco Federici Solari, offre al lettore innumerevoli chiavi interpretative, arricchite da curiosità e dettagli che permettono di gustare e vagliare l’arte di Kafka in tutta la sua segreta ricchezza.
![Guendalina Middei a La Biblioteca incontra Guendalina Middei a La Biblioteca incontra](https://www.bibliotecaviterbo.it/wp-content/uploads/2024/12/la-biblioteca-incontra-guendalina-middei.jpg)
Guendalina Middei a ‘La Biblioteca incontra’
venerdì 20 dicembre alle 17.30, per la rassegna La Biblioteca incontra, sarà con noi Guendalina Middei (@ProfessorX) per presentarci il suo libro Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera (Feltrinelli) in dialogo con Lorenzo Abbate.
Guendalina Middei è un’autrice italiana. Nata a Roma nel 1992, ha scritto per diversi giornali e riviste tra cui “Critica Letteraria”, “Culturificio” e “Sintesi Dialettica”. Tra i suoi titoli, Clodio (Navarra Editore, 2022), Intervista con un matto (Navarra Editore, 2023) e Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera. L’arte di leggere i classici in dieci brevi lezioni (Feltrinelli, 2024).
Guendalina Middei ci accompagna, con passione e originalità, alla scoperta di nove giganti della letteratura e, superando l’idea che serva una cultura enciclopedica per comprenderli e amarli, ci contagia con il desiderio irresistibile di leggerli.
Leopardi, Tolstoj, Manzoni, Mann, Kafka, Dostoevskij, Austen, Tomasi di Lampedusa e Orwell rivelano le illusioni in cui siamo irretiti e ci danno strumenti di straordinaria modernità per vivere in un presente incerto. In questo viaggio attraverso alcuni dei loro capolavori, Guendalina Middei presta ascolto alle voci che, come magiche zattere, si levano dalle loro pagine, alla ricerca di quelle stelle polari che indicano la rotta in questa strana cosa che si chiama esistenza.
Nei personaggi, che si muovono tra gli inciampi, le emozioni e la ricerca di un senso profondo, l’autrice sente risuonare le tante domande che bruciano dentro di noi. Così, Anna Karenina non è solo la storia di una relazione clandestina e tragica, ma quella di una donna che, riappropriandosi dei suoi desideri, rinasce alla vita. Delitto e castigo ci racconta di un giovane che sente e pensa troppo intensamente, interrogandosi sul dolore e su come superarlo. In Leopardi ritroviamo l’ansia tormentosa di un ragazzo che vorrebbe aprirsi al mondo e scoprire quale posto occupare. E, ancora, a quanti è capitato di vivere una metamorfosi interiore tanto inaspettata come quella di cui ci parla Kafka? Chiunque ami il gusto di letture che non smettono di sorprendere per la loro ricchezza troverà suggestioni preziose per accostarle e lasciare che ci parlino, superando con piccoli stratagemmi le difficoltà che pongono.