Gabriella Sica a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
il prossimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra, il primo dedicato alla poesia, sarà venerdì 18 ottobre, sempre alle 17.30, e vedrà la presenza di Gabriella Sica – con il suo libro La fabuleuse vie (Editions Laborintus) – in dialogo con Maria Giovanna Pontesilli.
 
L’autrice
Gabriella Sica, nata a Viterbo, vive da quando ha dieci anni a Roma. È una voce importante della poesia italiana contemporanea fin da quando ha ideato e realizzato “Prato pagano” (1979-1987) con la collaborazione di poeti e artisti degli anni Ottanta.
Stimata fin dall’esordio da Elsa Morante, Attilio Bertolucci e Giorgio Caproni, si evolve sulla scena letteraria italiana con proposte sempre diverse e originali che hanno la poesia come radice. Autrice di sette libri in versi e alcuni libri in prosa, è autrice (con la regia di Gianni Barcelloni) di sei docu-film (su Pasolini, Ungaretti, Montale, Saba, Caproni e Penna) visibili su RaiPlay (Poeti del 900).
Sue poesie sono state tradotte in varie lingue, ultimamente in cinese e in tedesco. In Francia, che è stata sua terra d’elezione, viene ora pubblicato La fabuleuse vie (Nizza, Laborintus, 2024).
 
Il libro
«All’inizio avevo accolto la proposta delle Edizioni Laborintus di tradurre il mio primo libretto di poesie, La famosa vita, pubblicato nel 1986 ma scritto nei mesi a cavallo tra il 1979 e il 1981. Erano poesie piccole, nitide, se possibile adamantine. Erano brandelli sulla scrittura e sull’amore trasportati dai lirici greci, dai “fragmenta” petrarcheschi, e dai “frammenti di un discorso amoroso” di Roland Barthes.
Ho contattato Monique Baccelli, grande traduttrice di romanzi e poesie italiane, conosciuta a un convegno fiorentino su Cristina Campo, che già aveva tradotto alcune mie poesie in occasioni italofrancesi, e in particolare una decina di poesie delle cinquanta de La famosa vita.
Generosamente e con notevole spirito di collaborazione tra donne, Monique ha accettato di tradurre le altre quaranta poesie. Era il 2021, l’anno terribile della clausura, e io avevo cominciato a scrivere qualche altro piccolo brano d’amore e di poesia, eco lontana di quel mio primo libro della “meglio gioventù”. E così in quell’anno terribile e nel successivo ho scritto altre cinquanta piccole poesie con il titolo La nuova famosa vita. Ho pensato di dare a questi due libri pubblicati insieme e che si specchiavano l’uno nell’altro dai lati opposti della vita, La famosa vita e La nuova famosa vita, un titolo riassuntivo, La favolosa vita» (g. s., 22 agosto 2024)
 
 
L’incontro sarà anche trasmesso in diretta sul nostro canale YouTube
 
 

Renzo Paris a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
il prossimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra sarà venerdì 11 ottobre, sempre alle 17.30, e vedrà la presenza di Renzo Paris – con il suo libro Madame Betti (Elliot edizioni) – in dialogo con Antonello Ricci.
 
L’AUTORE
Renzo Paris, nato a Celano nel 1944, vive a Roma dal 1955. Poeta, romanziere e critico, ha insegnato Letteratura francese nelle Università di Salerno e Viterbo.
Collabora con «il manifesto» e «il Venerdì di Repubblica».
Tra le ultime opere pubblicate: Il fenicottero. Vita segreta di Ignazio Silone (Elliot, 2014), Pasolini. Ragazzo a vita (Elliot, 2015), Miss Rosselli (Neri Pozza, 2020) e Pasolini e Moravia. Due volti dello scandalo (Einaudi, 2022).
 
IL LIBRO
Cantante, attrice, regista e romanziera, Laura Betti è stata testimone di un’epoca irripetibile. Renzo Paris ripercorre in questo memoir gli anni della loro lunga amicizia, colma di un affetto sempre vivo.
La “pupattola bionda”, come la chiamava Pasolini, appare attorniata da scrittori, poeti, registi degli anni Sessanta e Settanta: dal suo amore impossibile, Pier Paolo Pasolini, ad Alberto Moravia, da Paolo Volponi ad Alberto Arbasino, da Dario Bellezza a Enzo Siciliano e, tra i registi, Federico Fellini, Bernardo Bertolucci, Mario Monicelli, Marco Bellocchio. Nata nella provincia bolognese,
“Madame” Betti si era trasferita da giovane a Roma – la sua città amata e odiata – come molti artisti arrivati nel dopoguerra in cerca di opportunità.
Eroina sulfurea, tenera e dura, Paris la segue attonito e divertito nelle avventure cittadine e nelle villeggiature al Circeo, tra i teatri off e le case affollate dalle personalità che hanno plasmato la storia culturale italiana del Novecento, le cui miserie e i cui splendori risaltano in queste pagine
 
 
La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube
 
 

Angelo Maria Ripellino a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
il prossimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra – il primo della nuova serie “La memoria” – sarà venerdì 4 ottobre, sempre alle 17.30, e vedrà la presenza di Giuseppe Manfridi che ci condurrà alla riscoperta e al ricordo di Angelo Maria Ripellino.
 
Giuseppe Manfridi è drammaturgo, romanziere e sceneggiatore. Da anni il suo teatro è costantemente rappresentato in Italia e all’estero. Tra gli allestimenti più pregevoli: Giacomo, il prepotente, nel ’98 al Théatre des Champs-Elisées di Parigi, e Zozòs, allestito nel 2000 al Gate Theatre di Londra con la regia di Peter Hall, e ripreso al Barbican nel 2003. Il critico del Sunday Times ha definito la commedia “La più divertente che abbia mai visto”. La partitella; Giacomo, il prepotente; L’osso d’oca e L’orecchio sono state trasmesse da RAI DUE nella serie Palcoscenico. Tra le sue sceneggiature: Ultrà, film che, per la regia di Ricky Tognazzi, ha vinto l’Orso d’argento al Festival di Berlino nel 1991. Nel 2006 il romanzo Cronache dal paesaggio, e, due anni dopo, La cuspide di ghiaccio (entrambi editi da Gremese) sono entrati nella selezione finale del Premio Strega. Nel 2020 il romanzo Anja, la segretaria di Dostoevskij (La Lepre Edizioni) ha vinto il Premio Città di Como. Tutto il suo teatro è in corso di pubblicazione presso La Mongolfiera Editrice.
 
L’AUTORE
Angelo Maria Ripellino (Palermo 1923 – Roma 1978), ordinario di lingua e letteratura russa presso Sapienza Università di Roma, è stato tra i più importanti slavisti a livello nazionale e internazionale, tradotto in numerose lingue straniere, autore di fondamentali saggi sulla letteratura e il teatro russo (tra gli altri, Majakovskij e il teatro russo d’avanguardia, Torino 1959; Il trucco e l’anima, Torino 1965; Letteratura come itinerario nel meraviglioso, Torino 1968) e sulla cultura ceca (memorabile il suo Praga magica, Torino 1973). Intellettuale poliedrico, raffinato erudito, Ripellino ha lasciato un segno profondo nella cultura italiana, come traduttore, come poeta, come critico teatrale: indimenticate le sue recensioni sulle pagine dell’“Espresso”, in una rubrica che tenne dal 1972 fino alla precoce scomparsa.
 
IL LIBRO
Praga Magica
“Con un gusto ardimentoso ed enciclopedico Ripellino passa in rassegna una folla di persone, luoghi, libri, ombre, edifici, relitti, echi e bagliori della civiltà praghese: sepolcrali ossessioni alchemiche di Rodolfo II e passeggiate notturne di Kafka, taverne picaresche del soldato S’vejk e antri del Golem, caffè letterari e chiese spettrali, tutti travolti dalla continua sopraffazione politica-etnica-religiosa che ha visto il calvario boemo sotto il tallone della Controriforma, di Hitler, di Stalin e dei suoi successori.” Claudio Magris.
Il libro, a metà tra saggio e romanzo, è stato pubblicato per la prima volta nel 1973.
 
 
La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube
 
 

Margherita Caravello a ‘La Biblioteca incontra’

   
Care lettrici e cari lettori,
nei mesi di luglio e agosto abbiamo lavorato alla definizione del nuovo calendario di incontri e oggi possiamo finalmente darvi qualche anticipazione.
La nuova rassegna La Biblioteca incontra è ormai alle porte e si espanderà, lungo ben tre stagioni, fino al 25 aprile 2025.
Nei prossimi giorni vi daremo i dettagli e il programma completo, per il momento vi segnaliamo l’incontro di apertura che si terrà venerdì 27 settembre alle 17.30 presso la nostra sala conferenze di viale Trento 18/E.
Sarà con noi Margherita Caravello – con il suo libro Un caffè con Alda Merini. L’inizio della storia – in dialogo con Giulia Marchetti.
   
L’autrice
Margherita Caravello opera prevalentemente in ambito teatrale, ricoprendo svariati ruoli dal palcoscenico alla produzione. Si è occupata, nello specifico, di autori come Federico Garcia Lorca, Oscar Wilde, Luis Sepùlveda, Alda Merini. Ha curato dal 2018 per 4 anni di tournée nazionale la produzione dello spettacolo Dio arriverà all’alba scritto da Antonio Nobili in omaggio ad Alda Merini. Nel 2021 ha pubblicato il libro Indagine su Alda Merini: non fu mai una donna addomesticabile in tournée con Giorgia Trasselli e per la regia di Antonio Nobili fino al 2023. Nel 2022 ha debuttato, questa volta prima in forma di spettacolo, Un caffè con Alda Merini: l’inizio della storia, attualmente in tournée. Tiene incontri di Teatro come laboratorio di complessità sociale per persone in stato di vulnerabilità.
   
Il libro
Cosa c’è in questo libro? C’è quello che ho imparato sulle emozioni, su quanto incidono le relazioni nello sviluppo dell’identità del singolo, sulle contraddizioni che ci compongono e che ci rendono, per questo, unici e sorprendenti. Ci sono tutti gli slanci e le frane degli adolescenti che siamo stati, e che oggi fatichiamo a riconoscere. Ci sono le ansie, le aspettative, le chiacchiere della gente per bene che non sa e giudica. C’è la storia contemporanea, la propaganda, la dittatura, la guerra. La rivoluzione umanistica della psichiatria e la questione ancora aperta della disparità di genere.
E c’è, soprattutto, Alda Merini giovane, prima che diventasse celebre.
L’inizio della storia di questa piccola ape furibonda nel suo scoprirsi poeta e donna alle prese con le resistenze sociali, l’incomprensione dei familiari, i primi disastrosi amori. C’è la testardaggine di una ragazza che si è giocata “il tutto per tutto” per inseguire il sogno di vedere i suoi libri esposti un giorno “nelle vetrine roboanti della Mondadori, magari davanti a quelli di tutti gli altri”. C’è tutto il dolore e il coraggio che ci vuole per conquistarsi, parola dopo parola, il proprio posto nel mondo. C’è ogni sorta di fraintendimento, il crollo, e la rinascita.
   
   
L’incontro sarà anche trasmesso in diretta sul nostro canale YouTube
   
   

La Biblioteca incontra 2024 / 2025 – Parte 1

 
Care lettrici e cari lettori,
come vi avevamo anticipato questa sarà una rassegna lunghissima che arriverà fino al 25 aprile 2025. Siamo pronti a svelarvi la prima parte, dal primo incontro del 27 settembre fino allo speciale del 27 dicembre, dedicato al centenario di Franz Kafka, che sarà un po’ il nostro regalo per le festività.
 
Avremo molte novità importanti. Tra tutte, la collaborazione sempre più forte con uno dei nostri partner storici, la Fondazione Carivit. Sei date si svolgeranno infatti, per la prima volta, al di fuori della nostra sala conferenze: cinque saranno ospitate presso l’Auditorium “Aldo Perugi” del Centro Culturale Valle Faul e una presso la Sala delle assemblee di Palazzo Brugiotti. Su questi incontri, vi daremo in seguito tutti i dettagli.
 
Gli incontri di questa prima parte si terranno tutti, come di consueto, presso la nostra sala conferenze di viale Trento con la sola eccezione del pomeriggio dell’8 novembre, dedicato a Pupi Avati, che sarà invece all’Auditorium di valle Faul.
 
Questo il calendario completo:
 
27 settembre
Margherita Caravello, Un caffè con Alda Merini
Modera l’incontro Giulia Marchetti
 
4 ottobre – “La memoria”
Angelo Maria Ripellino, Il poeta dei poeti
Incontro a cura di Giuseppe Manfridi
 
11 ottobre
Renzo Paris, Madame Betti, elliot
Modera l’incontro Antonello Ricci
 
18 ottobre
Gabriella Sica, La fabuleuse vie, Editions Laborintus
Modera l’incontro Maria Giovanna Pontesilli
 
25 ottobre
Matteo Della Rovere, Amare note. Scherzo su Mozart e Rossini, La Lepre edizioni
Incontro a cura di Claudio Strinati
Con la partecipazione di Filippo La Porta
 
8 novembre – Auditorium Centro Culturale Valle Faul
Pupi Avanti insieme a Massimiliano Perrotta, Pupi Avati fuori dal cinema italiano, Edizioni Sabinae
 
15 novembre – “Gli speciali”
Giuseppe Barbera, Abbracciare gli alberi, il Saggiatore
Incontro a cura di Consuelo Fabriani
 
22 novembre – “La memoria”
Paul Celan, Poesie, L’Orma editore
Incontro a cura di Marco Federici Solari
 
29 novembre
Umberto Ambrosoli, Qualunque cosa succeda, Sironi
Modera l’incontro Lorenzo Abbate
 
6 dicembre
Giulio Ferroni, Natura vicina e lontana. Umanesimo e ambiente, La nave di Teseo
Modera l’incontro Antonello Ricci
 
13 dicembre – “La memoria”
Gabriele Galloni, Sulla riva dei corpi e delle anime, Crocetti
Incontro a cura di Giuseppe Manfridi
 
20 dicembre
Guendalina Middei, Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera, Feltrinelli
Modera l’incontro Lorenzo Abbate
 
27 dicembre – “Gli speciali”
Speciale KAFKA 2024 a cura di Marco Federici Solari
Franz Kafka, Il processo, L’Orma editore
 
Tutti gli incontri – tranne dove diversamente indicato – si terranno alle 17.30 presso la Sala Conferenze “Vincenzo Cardarelli” della Biblioteca Consorziale di Viterbo in viale Trento, 18/E (secondo piano).
 
A chi sarà presente agli incontri, come per le precedenti edizioni, la Biblioteca farà dono dei libri in rassegna, fino ad esaurimento delle copie disponibili.
 
 
 

Corrado Augias a ‘La Biblioteca incontra’

   
Care lettrici e cari lettori,
eccoci dunque all’ultimo appuntamento della rassegna “La Biblioteca incontra”: venerdì prossimo 7 giugno, alle ore 17.30, tornerà a trovarci – graditissimo ospite – Corrado Augias.

   

Arrivato alla soglia dei novant’anni, dopo aver affascinato i suoi lettori con i segreti della Storia, della musica e della religione, Corrado Augias racconta l’avventura di una vita, la sua. E con grande talento di narratore, evoca l’infanzia in Libia, il ritorno a Roma, l’incubo dell’occupazione tedesca, il collegio cattolico, i primi passi nel giornalismo, e poi «Telefono giallo» e «la Repubblica». È un racconto che ha il calore e l’empatia della conversazione tra amici: la vita s’impara, ci dice Augias – soprattutto se non si perdono mai la curiosità intellettuale e la passione civile.

   
L’autore
Corrado Augias, giornalista, scrittore, autore di programmi culturali per la TV, è nato a Roma. I suoi numerosi libri sono tradotti nelle principali lingue. I titoli più recenti pubblicati per Einaudi sono Le ultime diciotto ore di Gesù (2015), I segreti di Istanbul (2016), Questa nostra Italia (2017), Il grande romanzo dei Vangeli (con Giovanni Filoramo, 2019), Breviario per un confuso presente (2020) e I segreti di Roma cristiana (2024, pubblicato nel 2022 con il titolo La fine di Roma).
   
Il libro
A quasi novant’anni, Corrado Augias è un prezioso testimone del cambiamento. L’Italia di oggi – esclusi gli eterni vizi nazionali – assomiglia poco a quella di ieri. Augias ci racconta l’infanzia passata in Libia al seguito del padre ufficiale della Regia Aeronautica; la guerra e i bombardamenti; l’incubo di una feroce e lugubre occupazione; gli anni in un collegio cattolico, per lui che oggi si confessa ateo. E poi la vita professionale, il giornalismo, i libri, le fortunate circostanze che lo hanno reso partecipe di tre eventi importanti nella vita culturale del paese: la nascita della Direzione centrale programmi culturali della Rai; la fondazione del giornale «la Repubblica» nel 1976, il rilancio di RaiTre nel 1987. L’invenzione di alcuni fortunati programmi televisivi da «Telefono giallo» a «Babele», da «Città segrete» alla piú recente creatura «La gioia della musica», ultimo programma ideato per la Rai prima del passaggio a La7 ancora una volta con un fortunato programma di cultura: «La Torre di Babele». Accadimenti che sono però solo la parte pubblica di un percorso che ha una componente intima ancora piú interessante: il lungo apprendistato a una matura dimensione d’intellettuale. Agli eventi che hanno scandito la sua vita, Augias affianca le letture di cui s’è nutrito e dalle quali ha «imparato a vivere». Da Tito Lucrezio Caro a Renan, da Feuerbach a Freud e poi Spinoza, Manzoni, Beethoven, Nietzsche, Leopardi, i suoi maestri sono pensatori, poeti, narratori, musicisti: una costellazione ampia che non esita a chiamare il suo pantheon, figure che hanno arricchito il suo percorso professionale e, insieme, la sua consapevolezza di cittadino.
   
   
La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube
   
   

Patrizia Valduga a ‘La Biblioteca incontra’

   
Care lettrici e cari lettori,
il prossimo e penultimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra sarà venerdì 31 maggio, sempre alle 17.30, e vedrà la presenza di Patrizia Valduga.
   
Patrizia Valduga (Castelfranco Veneto, 20 maggio 1953) è una poetessa e traduttrice italiana. Ha esordito nel 1982 con Medicamenta, che ha ricevuto il Premio Viareggio Opera Prima di poesia 1982. Negli anni successivi ha pubblicato numerose altre raccolte. Tra i molti scrittori da lei tradotti vi sono John Donne, Molière, Shakespeare, Mallarmé, Valéry, Ronsard e ultimamente, Carlo Porta.
In prosa, ha pubblicato Italiani, imparate l’italiano!, Edizioni d’If, Poeti innamorati, Interlinea, Breviario proustiano, Einaudi, Per sguardi e per parole, Il Mulino.
Nel 1988 ha fondato la rivista mensile «Poesia» che ha diretto per un anno.
   

Ai presenti, oltre all’album in presentazione, sarà donato anche il libro Per sguardi e per parole, Il Mulino (collana Icone – Pensare per immagini) fino a disponibilità delle copie.

   
   
   

Lorenzo Flabbi a ‘La Biblioteca incontra’

   
Care lettrici e cari lettori,
il prossimo e decimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra – il primo della nuova serie speciale “Scrittori traducono scrittori” – sarà venerdì 24 maggio, sempre alle 17.30, e vedrà la presenza di Lorenzo Flabbi, editore e traduttore italiano delle opere di Annie Ernaux, che ci condurrà alla scoperta della scrittrice premio Nobel per la Letteratura 2022.
Questa iniziativa di approccio all’opera letteraria di Annie Ernaux anticipa, come già annunciato, un prossimo incontro con l’autrice presso la nostra Biblioteca.
   
Lorenzo Flabbi è critico letterario e editore. Ha insegnato letterature comparate nelle università di Paris III e Limoges dedicandosi in particolare agli aspetti teorici della traduzione. Ha tradotto, tra gli altri, Apollinaire, Rushdie, Valéry, Rimbaud, Stendhal e Gracq. Per le sue traduzioni di Annie Ernaux ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti tra cui il Premio Stendhal e il premio «La Lettura – Corriere della Sera» per la miglior traduzione dell’anno 2018.
   

“Tradurre Annie Ernaux mi rende una persona migliore. Ernaux è un’autrice molto esigente con se stessa e con il suo rapporto con la parola e quindi costringe il traduttore a essere altrettanto esigente. Costringe, insomma, a essere linguisticamente ambiziosi. Se poi consideriamo che lingua e pensiero non sono mai distaccati, ne deriva che leggere e tradurre Ernaux aiuta a pensare meglio.
Nonostante la sua parabola letteraria sia piuttosto compatta, ogni singolo libro presenta una specificità linguistica che pone ogni volta delle sfide diverse. Ad esempio Memoria di ragazza, il suo ultimo grande libro, è stato uno dei suoi testi più difficili da tradurre. La lingua è diventata ancora più densa, persino la punteggiatura è semantizzata, portatrice di un senso più profondo rispetto a quello consueto.
Altri due testi sono stati altrettanto sfidanti, benché per motivazioni diverse: Gli anni per l’ampiezza dei riferimenti, e L’evento per l’esattezza della scrittura e la potenza del tema trattato. Insomma, tradurre Annie Ernaux è sempre una sfida.”

   
   
La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube
   
   

Luigi Serafini a ‘La Biblioteca incontra’

   
Care lettrici e cari lettori,
il prossimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra – il secondo targato “Gli Speciali” – sarà venerdì 17 maggio, sempre alle 17.30, e vedrà la presenza straordinaria di Luigi Serafini, artista e designer di fama mondiale, che ci parlerà delle sue opere e della mostra attualmente in corso al MACRO di Roma.
Vi aspettiamo, sicuri di sorprendervi ancora una volta.
   
L’AUTORE
   
Luigi Serafini (Roma, 1949) è un artista, architetto, autore e designer, la cui ricerca si è sempre sviluppata al di fuori dei contesti più convenzionali dell’arte.
Il Codex Seraphinianus è la sua più nota opera editoriale. Pubblicato nel 1981 da Franco Maria Ricci è ora edito da Rizzoli. Ha inoltre pubblicato Storie naturali e Pulcinellopaedia, quest’ultima ancora in libreria. Negli anni ’80 è stato anche molto attivo nel mondo del Design milanese.
Le sue opere sono state esposte nelle seguenti sedi: Fondazione Mudima-Milano, XIII Quadriennale-Roma, PAC-Milano, Biennale 2011-Venezia, CRAC-Occitanie-Sète e CAC-Ginevra. Una selezione delle sue opere è presente nella permanente del FRACGrand Large di Dunkerque.
Ha pubblicato racconti con Fandango, Bompiani, Marsilio, nonché articoli su numerosi quotidiani italiani e collaborato con programmi Rai. Del suo lavoro hanno scritto tra gli altri Italo Calvino, Giorgio Manganelli, Federico Zeri, Vittorio Sgarbi, Achille Bonito Oliva, Douglas Hofstadter, Umberto Eco e Tim Burton.
Ha collaborato con Federico Fellini alla Voce della Luna, creando la prima locandina del film, dalla quale il regista ha tratto l’idea per la scena in cui la Luna viene appunto catturata nella campagna romagnola. A Parigi è inoltre Satrape Transcendent du Collège de ’Pataphysique, unico italiano.
   
   
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Gianfranco Bologna a ‘La Biblioteca incontra’

   
Il prossimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra si terrà giovedì 9 maggio, alle 17.30, presso la Sala conferenze ‘Vincenzo Cardarelli’.
Sarà con noi Gianfranco Bologna in dialogo con Domenico Canzoniero
   
IL LIBRO
   
Gianfranco Bologna, Noi siamo natura. Un nuovo modo di stare al mondo, Edizioni Ambiente
   
“Il mondo non morirà per la mancanza di meraviglie, ma per la mancanza di meraviglia”. Questa citazione, attribuita allo scrittore e giornalista britannico Gilbert Keith Chesterton, è perfetta per descrivere ciò che sta accadendo in questo momento storico. La meraviglia, il fascino e lo stupore che dovremmo provare per le straordinarie forme di vita che ci circondano si sono affievoliti, al punto da esserci trasformati in una specie prevaricatrice e inquinante, in grado di intaccare le basi stesse della vita sulla Terra.
Noi siamo natura parla di questo. Della grave amnesia collettiva che sembra avere colpito noi e le generazioni prima della nostra: abbiamo dimenticato di essere un tutt’uno con la natura che stiamo distruggendo. Per ricordarcelo, Gianfranco Bologna ci riporta là dove tutto è cominciato, al Big Bang, proseguendo attraverso le ere con salti logici dai primi organismi unicellulari alle grandi estinzioni di massa, dai primi antenati fino a noi. Per scoprire come tutto sia intimamente collegato.
Una lettura che supera gli steccati fra discipline riunendo in un unico discorso le conoscenze più aggiornate di astrofisica e cosmologia, geologia e climatologia, genetica ed ecologia, sociologia ed economia. Un intreccio di saperi per riappropriarci dei legami dimenticati e trovare un nuovo modo di abitare il pianeta.
   
L’AUTORE
   
Gianfranco Bologna, naturalista e ambientalista, è presidente onorario della Comunità scientifica del WWF Italia, Full member del Club of Rome, segretario generale della Fondazione Aurelio Peccei ed è tra i coordinatori nazionali dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS). Da oltre 45 anni opera nel campo culturale, divulgativo, didattico, formativo e progettuale della sostenibilità e della conservazione della natura, in particolare nel WWF Italia, dove ha ricoperto il ruolo di Segretario generale e di Direttore scientifico.
Ha scritto diversi volumi, tra gli ultimi Manuale della sostenibilità e Sostenibilità in pillole (Edizioni Ambiente) e Natura Spa. La Terra al posto del PIL (edizioni Bruno Mondadori).
   
   
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Paolo Salvatori a ‘La Biblioteca incontra’

   
Il prossimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra si terrà venerdì 3 maggio, alle 17.30, presso la Sala conferenze ‘Vincenzo Cardarelli’.
Sarà con noi Paolo Salvatori in compagnia di Robert Gorelick, ex alto funzionario della CIA
   
IL LIBRO
   
Paolo Salvatori, Intelligence, quo vadis? Passato e futuro dei servizi segreti esteri, La Lepre Edizioni
   
Qual è stato il ruolo delle organizzazioni intelligence negli scenari geopolitici che vanno dal secondo dopoguerra ai nostri giorni? Il testo si articola in tre parti che coprono la storia degli ultimi ottanta anni: il periodo della guerra fredda (1947/1989) caratterizzato dal contrasto tra il mondo occidentale e quello comunista, che vede la nascita della CIA (1947). In questo contesto viene analizzata in particolare la situazione dell’Italia; la seconda parte è dedicata al ventennio del liberismo interventista americano (1989/2008), con gli USA, e conseguentemente la CIA, impegnati nella mission impossible di garantire un ordine mondiale internazionale “esportando” la democrazia e le libertà fondamentali di concezione illuminista in ogni angolo della terra; la terza parte inizia con la presidenza Obama (2009) che, sia pure tra mille incertezze e contraddizioni, vede il progressivo disengagement statunitense dal ruolo di “guardiano del mondo”. Ha inizio la smart competition tra USA e Cina, in un contesto mondiale caratterizzato dal caos apolare. È oggi della massima importanza disporre di intelligence sempre più efficienti. All’Europa e all’Italia, dunque, il compito di accettare questa sfida.
   
L’AUTORE
   
Paolo Salvatori, dopo aver conseguito la Laurea in Scienze politiche, entra a far parte dell’Amministrazione dello Stato nel settore del Commercio internazionale.
Transitato ben presto negli Apparati di sicurezza nazionali, è stato impegnato per quasi tre decenni nel contrasto a minacce particolarmente insidiose come il traffico di tecnologie sensibili, la proliferazione di armi di distruzione di massa e il terrorismo
internazionale. Parallelamente alla sua carriera nella nostra Intelligence ha sempre coltivato la scrittura.
   
   
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Giulio Maira a ‘La Biblioteca incontra’

   
Il prossimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra si terrà venerdì 26 aprile, alle 17.30, presso la Sala conferenze ‘Vincenzo Cardarelli’.
Sarà con noi Giulio Maira.
Modera l’incontro Giulia Marchetti
   
IL LIBRO
   
Giulio Maira, Le farfalle dell’anima. Ricordi di un neurochirurgo, Solferino
   
Il grande neurochirurgo Giulio Maira si racconta in queste pagine come in un intimo diario. Un viaggio che attraversa tanti anni dall’infanzia alla maturità, ripercorrendo le esperienze più importanti, l’intreccio di scienza e vita, la fede, l’incontro con Madre Teresa, i personaggi conosciuti, i pazienti eccellenti (come Gian Carlo Menotti, Francesco Cossiga, Giulio Andreotti, Oscar Luigi Scalfaro), l’amicizia e la collaborazione con Rita Levi Montalcini.
In Le farfalle dell’anima (un omaggio a Ramón y Cajal e a come lui definiva i neuroni) ritroviamo una vita intera spesa per la medicina e per la scienza intesa come servizio per il prossimo. Un concentrato di umanità che scaturisce dal prendersi cura di qualcuno che soffre e che si trova in un momento di debolezza fisica e psicologica.
La sua testimonianza originale è anche un tentativo di far capire ai più giovani che ogni lavoro va affrontato con passione e coraggio: mai essere tiepidi di fronte alle scelte importanti. Mettiamo in campo «cuore e coraggio».
   
   
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Lucio Di Cicco a ‘La Biblioteca incontra’

   
Il quinto appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra si terrà venerdì 19 aprile, alle 17.30, presso la Sala conferenze ‘Vincenzo Cardarelli’.
Sarà con noi Lucio Di Cicco, autore di uno dei più interessanti esordi letterari dell’anno.
   
IL LIBRO
   
Lucio Di Cicco, Vita avventurosa di un’acciuga cantabrica, L’Orma Editore
   
Sul ponte della Capitan Cerano, il picaresco marinaio Giovanni racconta a quel disgraziato del proprio boia come è arrivato davanti al cappio che tra poche ore farà di lui cibo per gli squali.
L’avventura era cominciata quando da bambino, già con i carabinieri alle calcagna, aveva trovato rifugio sotto il sartiame di una paranza che pareva abbandonata. La nave era salpata, e il nascondiglio si era trasformato nel viaggio di una vita…
Sotto gli occhi curiosi e storditi del boia, e del lettore, si dispiega la storia di un’esistenza passata tra furti, raggiri, zuffe e sposalizi più o meno burrascosi. Prima a bordo di una vecchia goletta, poi su una corazzata tedesca o un mercantile turco, Giovanni solca rotte sempre più remote, alla volta del Bosforo, del Mozambico o della Malesia, fedele solo al proprio spirito ribaldo, appena ammansito dalla profezia di un prete spretato che si ostina a vedere in lui un nuovo Battista.
L’ora dell’esecuzione è ormai prossima quando il racconto approda in Patagonia, dominio dello spietato don Ferdinand, e l’avventura marinara sfuma con sorprendente grazia narrativa in un apologo da western: è il momento di trovare le ultime parole della storia, capaci di trasformare il caso in destino, e la morte in rivoluzione.
Con questo tardivo esordio, sospeso tra il realismo magico dei grandi narratori sudamericani e un Corto Maltese straccione e affettuoso, Lucio Di Cicco ha scritto un romanzo di vele e riscatto, umanissimo e appassionato.
   
   
La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube
   
   

Vito Mancuso a ‘La Biblioteca incontra’

   
Il prossimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra si terrà giovedì 11 aprile, alle 17.30, presso la Sala conferenze ‘Vincenzo Cardarelli’. Sarà con noi Vito Mancuso.
   
IL LIBRO
   
Vito Mancuso, Non ti manchi mai la gioia. Breve itinerario di liberazione, Garzanti
   
A ognuno di noi capita di vivere momenti di stallo, quando non riusciamo a trovare la forza per andare avanti né sappiamo quale direzione prendere. La letteratura ci insegna che da sempre siamo in lotta con questa sensazione d’impotenza, ciò che è cambiato è solo il nostro modo di
reagire. Se in passato cercavamo una via di fuga nella religione, oggi la troviamo in una nuova fede che celebra il culto dell’Io. L’inganno, però, è dietro l’angolo, perché nel credere soltanto in sé il narcisismo non fa altro che aggravare la propria prigionia.
   
Nel suo nuovo libro, Vito Mancuso propone una filosofia della liberazione per riconoscere e smantellare le trappole che attanagliano le nostre vite e aprirci a un’esistenza più autentica, fino a sperimentare la gioia profonda di vivere.
   
Seguendo un cammino di piccoli ma costanti passi liberatori, scopriamo così che il destino di ciascuno si gioca nel mondo che portiamo dentro: perché se noi siamo la trappola, siamo anche il nostro liberatore. Approdando a questa consapevolezza saremo in grado di trovare equilibrio e generare limpida energia mentale, il più efficace strumento per la serenità e per la sorgente della gioia.
   
La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube
   
   

Francesca Reggiani a ‘La Biblioteca incontra’

   
Il terzo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra si terrà venerdì 22 marzo, alle 17.30, presso la Sala conferenze ‘Vincenzo Cardarelli’. Sarà con noi Francesca Reggiani.
   
IL LIBRO
   
Francesca Reggiani, Enrica Accascina, Spettacolare. Finché c’è vita c’è satira, La Lepre Edizioni
   

Con sguardo intelligente e dissacratore, ma anche pieno di empatia, Francesca Reggiani ripercorre le tappe della sua vita di donna di spettacolo, fin da quando, a scuola, metteva in serio imbarazzo i suoi professori semplicemente guardandoli in silenzio. Dal laboratorio di Gigi Proietti, al suo esordio con Fellini, alle parodie della TV delle Ragazze su Rai Tre, tra cui Katia Ricciarelli, Susanna Agnelli e Sabrina Ferilli, si è sempre trattato di un genere di satira capace di cogliere gli aspetti grotteschi dell’attualità, mai superficiale e sempre attenta ai motivi profondi della comicità.
Tra le parodie del periodo della pandemia, quella della professoressa Ilaria Capua e tra quelle politiche quella di Giorgia Meloni, con la doppia intervista che la oppone a Concita de Gregorio.
Nel libro non mancano accenni alle varie nevrosi da cui tutti siamo affetti, dalla dipendenza da cellulare e social, al disastroso rapporto con il clima e l’ambiente, all’imperativo di essere fidanzate e, soprattutto, giovani.
Il libro è arricchito da alcuni Qr-code che rinviano ad altrettanti video, tratti da spettacoli di Francesca Reggiani.

   
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