La Divina Commedia

La Divina Commedia illustrata ai ragazzi

 

 

Come rendere affascinante e appetibile un immortale capolavoro della letteratura italiana conosciuto in tutto il mondo quale La Divina Commedia? Ci pensa questo agile e colorato volume edito dalla Nuova Frontiera Junior, pensato per i bambini dai 9 anni in su.

La grafica è accattivante e permette ai giovani lettori di approcciare in maniera semplice e diretta la massima opera di Dante Alighieri mentre il formato ridotto e adattato dal bravo Paolo di Paolo incute meno timore reverenziale dei tre classici tomi di cui si compone l’opera originale.

L’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso: ovvero lo straordinario viaggio compiuto dal poeta medioevale Dante Alighieri per rappresentare la parabola dell’esistenza umana, ma anche e soprattutto una solenne e inarrivabile dichiarazione d’amore verso la sua bella, la donna che aveva amato sin da piccola: Beatrice. Molti sostengono che dentro quest’opera vi sia tutto quanto, ed è la stessa impressione dello scrittore Paolo di Paolo: “Mi pare che non manchi niente. Proprio niente. La pioggia, il vento, la neve, il fuoco, i tuoni e i terremoti. Le comete e gli astri che brillano nel cielo di notte. Non mancano le città, le campane che suonano, la gente che si muove. Non manca il mare, e chi sfidando il pericolo e la sorte lo attraversa per capire com’è fatto il mondo. Non manca la bellezza di certi paesaggi che restano impressi fin dal primo sguardo. E non mancano le stagioni, il cielo che cambia di mese in mese, di giorno in giorno, di ora in ora. L’alba, il tramonto. Non mancano i bambini, i vecchi, i ragazzi che si baciano e tremano, gli uomini in armi, la guerra, e gli uomini che cercano la pace e la giustizia, l’allegria di chi sa ridere di sé, il tormento di chi cerca qualcosa, i ricordi che fanno piangere, i ricordi che fanno bene, la saggezza dei maestri, l’ingenuità e la freschezza di chi è ancora all’inizio. Non manca l’amore. Non manca niente”.

Come giustamente sosteneva il buon Jorge Luis Borges “Io consiglierei al lettore di dimenticare le discordie tra guelfi e ghibellini, di dimenticare la filosofia scolastica, di dimenticare anche le allusioni mitologiche e i versi di Virgilio che Dante ripete… È bene, per lo meno all’inizio, attenersi al racconto. Penso che non si possa non farlo. Noi entriamo dunque nel racconto, e lo facciamo in modo quasi magico”. E forse, con una buona probabilità, è proprio quello che è riuscito alla casa editrice La Nuova Frontiera Junior; chapeau.

 

Leonardo Vietri