Piccola enciclopedia dei Mostri

Storia illustrata dei 50 mostri che rendono questo mondo un posto spaventoso

Draghi, orchi, folletti, sirene, arpie, basilischi, e ancora chimere, fantasmi, licantropi, goblin, troll, zombi: sono questi i protagonisti del presente volume.

Traendo ispirazione in particolare dal “Manuale di Zoologia Fantastica” di Jorge Luis Borges e Margarita Guerrero e dall’ottocentesco “Dizionario Infernale” di Collin de Plancy, Orazio Labbate ha redatto per questo suo nuovo libro una lista di cinquanta creature fantastiche del terrore, frutto della nostra fantasia, della nostro animo e risalenti ai bestiari medievali, ai racconti del folklore, alla mitologia classica e ai testi religiosi.

Nella prefazione dell’autore leggiamo che «l’etimologia della parola [mostro] deriva da ‘monstrum’, il quale significa prodigio. Prodigio come segno divino, davanti al quale l’uomo proverà l’orrore, o addirittura l’attrazione». La galleria di creature fantastiche si apre infatti con la figura dell’angelo ma, pagina dopo pagina, si incontra ogni tipo di creatura mostruosa fino ad arrivare al Demone di Dover e all’animale sognato da Franz Kafka. Il minimo comune denominatore alla base delle voci di quest’enciclopedia sta nell’eliminazione di qualsiasi barriera di tipo morale, sociale, geografico o temporale: viene vagliato qualunque essere che abbia lasciato un segno, in un modo o in un altro, nella cultura e nella memoria popolari, viaggiando tranquillamente – e anche comodamente – dall’estremità dell’Etiopia all’antico Giappone.

Orazio Labbate ha fondato, secondo la critica, il genere letterario del Gotico siciliano. È studioso e appassionato del soprannaturale e del misterico. Il suo primo romanzo, risalente sempre al 2016, è intitolato “Lo Scuru” ed è stato pubblicato con la casa editrice Tunué. La tavola dei mostri e la bibliografia concludono questa Piccola enciclopedia “spaventosa”.

 

Maria Benedetta Mancini