LE CATTEDRE DEI NON CREDENTI

Collana Saggi

Bompiani, 2015

 


Per la prima volta riuniti i testi e gli interventi della “Cattedra dei non credenti“.
La testimonianza dell’impegno al dialogo di Carlo Maria Martini e il volume che inaugura la pubblicazione dell’ Opera Omnia di Martini. 
Una lettura che parla a tutti, credenti e non credenti, su temi come scienza, giustizia, solidarietà, laicità, conoscenza e speranza.

“Io ritengo che ciascuno di noi abbia in sé un non credente e un credente, che si parlano dentro, si interrogano a vicenda, si rimandano continuamente interrogazioni pungenti e inquietanti l’uno all’altro. Il non credente che è in me inquieta il credente che è in me e viceversa”.
Con queste parole Carlo Maria Martini apriva la Prima Cattedra dei non credenti nel 1987. Iniziava così un lungo cammino di dialogo che Martini volle espressamente per dare la parola ai non credenti, offrendo loro la possibilità di rendere ragione delle proprie convinzioni, e favorendo nei credenti un atteggiamento di ascolto disponibile e pensoso. Attraverso l’incontro con personaggi di spicco della cultura e del mondo scientifico, nel corso delle dodici edizioni delle Cattedre, fu possibile esplorare il credere e il non credere in rapporto alla città, ai sentimenti, all’arte e alla letteratura, al dolore, al cosmo e alla storia. “io chiedevo – commenta Martini – non se siete credenti o non credenti ma “siete pensanti o non pensanti”. L’importante è che impariate a inquietarvi. Se credenti, a inquietarvi della vostra fede. Se non credenti, a inquietarvi della vostra non credenza. Solo allora saranno veramente fondate”.

Questo volume, il primo di una serie di diciotto volumi che raccoglierà tutta l’opera di Carlo Maria Martini, presenta al pubblico la versione integrale e completa di tutte le dodici Cattedre dei non credenti, svoltesi a Milano dal 1987 al 2002, con molti interventi inediti. L’opera, realizzata dalla Fondazione Carlo Maria Martini in collaborazione con Bompiani, nasce con l’intento di conservare, diffondere e soprattutto mantenere vivi, il patrimonio e l’eredità di uno dei grandi protagonisti dell’ultimo secolo.