CONTINENTE EPICO

di Nicholas Jubber

«I poemi epici mi guidarono lungo il cammino. Tutta la mia vita l’avevo vissuta da europeo. Adesso era giunto il momento di peregrinare nel continente dov’ero nato e scandagliare il senso del legame che ci univa.»

«Questo viaggio coraggioso rimuove strati dalla nostra comune eredità emotiva e immaginativa. Jubber entra nel profondo del nostro complicato continente e il suo tempismo è maledettamente perfetto» – Kapka Kassabova

«Nella grande tradizione letteraria di scrittori come Jan Morris e Patrick Leigh Fermor» – The New European

I grandi poemi epici europei sono stati tutti ispirati da momenti di svolta radicale: l’Odissea narra le vicende che seguono la guerra di Troia, il conflitto da cui trae origine gran parte della civiltà europea; il Nibelungenlied racconta il crollo di un regno germanico nel periodo in cui l’impero romano volgeva ormai al tramonto; sia la Canzone di Orlando che il Ciclo del Kosovo nacquero dallo scontro devastante tra i poteri cristiano e musulmano; Beowulf, l’unico poema epico in antico inglese giunto fino a noi, e l’islandese Saga di Njáll riflettono la transizione dal paganesimo alla religione cristiana. Queste storie costituiscono i miti fondativi del continente europeo: hanno acceso la fantasia di sovrani, incitato eserciti a marciare, innescato la miccia della rivolta nelle menti dei rivoluzionari. Quel mondo antico di dei e imperatori, draghi e ninfe, cavalieri e principesse, fuoco e sangue ha creato il nostro: Nicholas Jubber ci svela come ha forgiato l’identità europea e come riecheggi ancora nei nostri giorni così turbolenti.