Le terre confiscate

GLI SPECIALI presenta GABRIELLA SICA

Le terre confiscate

 

 L’INCONTRO E’ STATO ANNULLATO

 

Venerdì 27 Marzo 2015 ore 17:30 Consorzio Libri: GLI SPECIALI presenta GABRIELLA SICA. Le terre confiscate – Biblioteca Consorziale di Viterbo – Viale Trento 18/e

 

Al termine dell’ incontro sarà proiettato il video di Pier Paolo Pasolini poeta di Gabriella Sica per la regia di Gianni Barcelloni. Produzione Rai Cultura. Durata: 43′: 30

 

GABRIELLA SICA. Nata a Viterbo vive a Roma dall’età di dieci anni. Ha compiuto i suoi studi a Roma, dove attualmente insegna letteratura italiana all’università “La Sapienza”. Inizia a pubblicare i suoi testi poetici sulla rivista «Prato pagano» nel 1980 e su l’«Almanacco dello specchio» nel 1983. Nel 1986 pubblica il suo primo libro di poesie, dal titolo “La famosa vita”, che vince il Premio di Poesia Brutium-Tropea. Escono poi nel 1992 “Vicolo del Bologna”, nel 1997 “Poesie bambine”, nel 2001 “Poesie familiari” (Fazi Editore, che vince il Premio Internazionale di Poesia Camaiore ed è finalista vincitore al Premio Frascati di Poesia e al Premio Metauro. Nel 2009 pubblica il suo ultimo libro di poesia, “Le lacrime delle cose”, vincitore del Premio Nazionale Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo per la sezione poesia nel 2010, del Premio Garessio-Ricci, finalista vincitore al Premio Internazionale Dessì e al Premio Lucia Rodacanachi-Arenzano. A partire dagli anni ’80 inizia a svolgere un’intensa e generosa attività nell’ambito della poesia contemporanea, aggregando attorno alla rivista «Prato pagano», che dirigerà dal 1980 al 1987, molti poeti della cosiddetta “generazione dell’80” (detta anche della “parola ritrovata”). Lei stessa racconta, nell’introduzione a un libro di Flavia Giacomozzi, Campo di battaglia. Poeti a Roma negli anni ottanta (antologia di «Prato pagano» e «Braci»), come in quegli anni ci sia stata «una postura morale acquisita dai poeti giovani, l’aggiunta di un supplemento di interiorità che rappresentò un modo per ristabilire l’autenticità e la credibilità del fare poesia». Ha curato un convegno nel 1993 con poeti e critici i cui interventi sono stati raccolti a cura sua e di Maria Ida Gaeta ne La parola ritrovata. Ultime tendenze della poesia italiana ( Marsilio, 1995) e scritto un insolito libro sulla metrica come risorsa tecnica e umana della poesia Scrivere in versi. Metrica e poesia (Pratiche 1996; nuova edizione aggiornata e ampliata, il Saggiatore 2003, ora 2011, con l’aggiunta di una muova Lettera sulla poesia). Ha inoltre ideato e realizzato per la Rai, con la regia di Gianni Barcelloni, alla fine degli anni Novanta, sei video sui grandi poeti del Novecento (Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Pier Paolo Pasolini, Umberto Saba, Sandro Penna e Giorgio Caproni), i cui primi tre sono stati pubblicati in videocassetta da Einaudi (2000 e 2001). Nel 2000 ha scritto e letto alla Radio “C’erano i contadini”, testo che alterna commenti d’autore alle voci popolari della Tuscia di cui è originaria. Il suo ultimo libro, “Emily e le Altre. Con 56 poesie di Emily Dickinson”, uscito nel 2010,ha avuto riconoscimenti di critica e di pubblico. Le poesie di Gabriella Sica, apprezzate fin dall’inizio da Elsa Morante, Attilio Bertolucci e Giovanni Raboni, sono state tradotte in francese, inglese, rumeno e, in particolare, in spagnolo (in alcune antologie di poesia italiana e con il volume “No sentirás el ruisenor que llora”, nella traduzione di Mercedes Arriaga). Nel settembre del 2014 Gabriella Sica ha ricevuto a Lerici il Premio Internazionale per l’opera poetica del LericiPea, con Agi Mishol (israeliana) e Amel Moussa (tunisina): tre donne di diverse sponde per la “Poesia, grande madre del Mediterraneo”.

 

Le terre confiscate. Riflessioni e spunti, prose e poesie: dall’antichità sapiente alla modernità inquinata, dalla pazienza degli antichi all’impazienza dei moderni, dai contadini che c’erano ai poeti che non ci sono, dalle metafore agricole alle metafore poetiche, dalla Tuscia all’Europa, da Virgilio a Pasolini.