CANDY

Elliot Edizioni, 2014

 

Terry Southern nacque nel 1924 ad Alvarado, in Texas. Scrittore, saggista e sceneggiatore cinematografico, fu al centro della scena letteraria parigina del secondo dopoguerra, così come del movimento beatnik del Greenwich Village e della Swinging London degli anni Sessanta, proprio come il suo amico e coautore di Candy, Mason Hoffenberg. Il suo stile paradossale e satirico contribuì fortemente a cambiare il cinema americano di quegli anni, soprattutto quello indipendente degli anni Settanta, influenzando generazioni di scrittori, lettori, registi e cinefili con le sceneggiature di film come Il dottor Stranamore ed Easy Rider, che gli valsero entrambi una nomination agli Oscar, Barbarella, Cincinnati Kid. Sul piano letterario, Tom Wolfe attribuisce a lui l’invenzione del cosiddetto “New Journalism”, e i suoi racconti e romanzi ottennero numerosi riconoscimenti (premio O. Henry, premio della Paris Review, Gotham Award). Gore Vidal lo ha definitio “lo scrittore più profondamente spiritoso della nostra generazione”.

 

 

Affascinata dal professore di Etica contemporanea e dalle sue quanto mai liberali teorie sul “meraviglioso privilegio di concedersi completamente”, la bellissima Candy Christian si dispone a offrire il proprio corpo all’umanita` per colmarne i dolori e le ingiustizie. Ed e` cosi` che, senza neanche saper come, la nostra protagonista (quasi una versione femminile del Candide di Voltaire) precipita in un carosello di avventure erotiche – e nondimeno grottesche – che sfuggira` ben presto al suo controllo. L’iniziatore sara` il giardiniere messicano di famiglia, che evidentemente ha “un gran bisogno di lei”. Ma ecco poi lo zio Jack, un vecchio fattorino, il dottor Dunlap, Grindle il guru, e molti altri, per finire in luoghi, modalita` e compagnie che ben ci guardiamo qui dal rivelare.

La storia editoriale del romanzo fu travagliata. Rifiutato in America, pubblicato per la prima volta in Francia nel 1958 dal controverso editore Maurice Girodias, censurato in Inghilterra e diffusamente edulcorato nell’edizione italiana del ’65, il libro divenne in breve tempo un caso letterario mondiale, culminato in un film dal cast stellare che comprendeva Ewa Aulin, Marlon Brando, Walter Matthau, Charles Aznavour, Richard Burton, Ringo Starr, John Huston, solo per citarne alcuni.Lontano dai cliche´ della cosiddetta narrativa erotica, Candy fu soprattutto una satira surreale che irrideva intellettuali, santoni, teorici del libero amore, la stessa pornografia, oltre che, naturalmente, la fragile, candida America.