Valentino Zeichen conversa con Paolo Pelliccia

Le domeniche in biblioteca — La Poesia

Valentino Zeichen conversa con Paolo Pelliccia

Domenica 27 Aprile 2014

Sala Conferenze, ore 17:30

 

Poesie 1963 -2014

Vi racconto una poesia di Zeichen, il protagonista è il cantante e il musicista Lucio Battisti. Comincia così: ”Anche i poeti che fanno lo stage nelle torri d’avorio, sull’Atlantico, dove meditano sui millenni, fischieranno un tuo motivo come le sirene delle navi”. Poi dice che non “si conosce nostalgia che non sia lontananza”. E finisce dicendo: “ Perciò le canzoni accompagnano le vite mentre la buona poesia i secoli”.

 

Zeichen
<zàiken>, Valentino. – Poeta (n. Fiume 1938), il suo cognome tedesco è in realtà uno pseudonimo (in italiano significa «segno») che da sempre ha sostituito a quello vero, a tutt’oggi sconosciuto. L’esordio poetico del 1974, col volume Area di rigore, gli vale grande attenzione da parte della critica, e i seguenti, fra cui Pagine di gloria (1983) e l’importante Gibilterra (1991), lo impongono come uno degli autori di punta della nuo-va Scuola romana, grazie al suo dire ironico ed esatto. Intanto è attivo anche nel teatro, pubblica il romanzo Tana per tutti (1983) e una serie di radiodrammi sotto il titolo di Matrigna (2002). Del 2004 è la raccolta complessiva Poesie 1963-2003, cui hanno fatto seguito i volumi Neomarziale (2006), Aforismi d’autunno (2010) e Casa di rieducazione (2011), nei quali dimostra la consueta brillantezza nel cogliere le disfunzioni e i parados- si del vivere non solo contemporaneo, mentre cresce via via una disposizione esistenziale malinconica e una saggezza disperata.